Occhiali, crollano del 34,5% le esportazioni verso gli Usa
Nel primo semestre Anfao registra una flessione complessiva del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tra gennaio e giugno l'export raggiunge i 2,8 miliardi

Crollano le esportazioni negli Stati Uniti per l'occhialeria italiana nel primo semestre del 2025. Il settore, che esporta circa il 90% della produzione, ha registrato negli Usa un meno 34,5%. Pesano i dazi introdotti dall’amministrazione Trump e il rallentamento della domanda in alcuni mercati chiave. Segnali incoraggianti invece dall'Europa.
Tra gennaio e giugno 2025 le esportazioni hanno raggiunto 2,8 miliardi di euro, in flessione del -3,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. La contrazione riguarda in particolare il comparto occhiali da sole (-5,5%), che pesa per oltre i due terzi del totale. Le montature (+0,1%) risultano stabili, mentre le lenti (+1,2%) registrano una leggera crescita.
Il crollo degli Usa e la sorpresa Messico
L’America (-23,7%) è l’area più colpita, soprattutto per il crollo delle esportazioni negli Stati Uniti (-34,5%), storicamente primo partner con una quota vicina al 30%. Il calo riflette da un lato l’introduzione dei dazi doganali da parte dell’amministrazione Trump, dall’altro un clima di incertezza politica ed economica che ha frenato i consumi. Sorprende il più 47% del Messico: la crescita secondo Anfao può riflettere sia una domanda locale in espansione sia un possibile ruolo del Paese come hub alternativo per aggirare i dazi statunitensi.
Il traino dell'Europa
Sui due macro-segmenti, occhiali da sole e montature, l’Europa (+8,0%) si conferma l’area trainante, con una quota pari a quasi il 60% dell’export totale. La Germania registra un solido +6,0%, cresce moderatamente la Francia (+2,5%) dove però le tensioni politiche interne aprono scenari di instabilità che potrebbero avere ripercussioni anche sul settore del lusso e, di riflesso, sull’occhialeria. Crescita a doppia cifra (+17,1%) per la Spagna. In progressione anche alcuni Paesi dell’Est Europa: Polonia (+21,3%) e Ungheria (+24,5%) rafforzano il loro peso.
Cresce la Cina
L’Asia (-7,2%) mostra un quadro disomogeneo: cali in diversi mercati maturi, ma risultati molto positivi in Cina che fa segnare un più 29,5% tornata a trainare la domanda specie sul fronte occhiali da sole e lusso. Africa (+5,2%) e Oceania (-21,3%) restano marginali in termini di peso sull’export complessivo.
Il mercato italiano
Nel primo semestre 2025 il canale ottico italiano mostra una crescita del +3,2% in valore rispetto allo stesso periodo del 2024, arrivando a 1,9 miliardi euro.L’incremento è trainato in particolare dal segmento vista (montature e lenti oftalmiche), che continua a rappresentare la parte prevalente della spesa dei consumatori italiani nei centri ottici. La domanda di occhiali da sole risulta invece più debole, risentendo sia di fattori stagionali sia di un orientamento crescente verso acquisti più razionali e mirati.
Le prospettive per il secondo semestre
«I dati del primo semestre ci restituiscono un quadro complesso: da un lato la contrazione negli Stati Uniti, colpiti dai nuovi dazi, dall’altro i segnali incoraggianti provenienti dall’Europa e dai mercati emergenti. L’occhialeria italiana ha dimostrato nel tempo una straordinaria capacità di resilienza, ma non possiamo affrontare da soli uno scenario globale così incerto», sottolinea la presidente di Anfao, Lorraine Berton.
«Chiediamo con forza alle istituzioni italiane ed europee di accompagnare le nostre imprese con politiche industriali e commerciali adeguate, capaci di tutelare il Made in Italy e di sostenerne la competitività sui mercati internazionali. Servono strumenti concreti a favore dell’innovazione, della sostenibilità e della promozione all’estero».
«Il nostro settore rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo - ha aggiunto Berton - e continuerà a impegnarsi per crescere e innovare. Ma è indispensabile che ci sia un impegno comune, pubblico e privato, per difendere e rafforzare questo patrimonio unico del Paese».
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