Nuova acquisizione per il Gruppo Centro di Medicina che consolida la leadership in Veneto
Rilevato il Centro Leonardo di Preganziol che porta a 9 le sedi del Gruppo nella Marca e a 35 quelle tra Veneto, Emilia Romagna e Fvg. Oltre 100 milioni di euro di ricavi, 850 dipendenti e 1.600 specialisti in rete. L’Ad Papes: «Il nostro è un modello aggregativo vincente
VILLORBA. Nuova acquisizione a Preganziol per Centro di medicina, rete di strutture sanitarie private e convenzionate leader in Veneto, che porta a 9 le sedi nella Marca – complessivamente 35 le sedi tra Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia – che rileva il il Poliambulatorio Centro Leonardo 2.0 fondato dal dottor Donatello Caverzan, e consolida il suo primato come realtà privata di eccellenza nel territorio dove è nata 40 anni fa.
Il Gruppo realizza un fatturato di circa 100 milioni di euro l’anno, destinato a crescere con l’ingresso del Poliambulatorio Centro Leonardo 2.0 di Preganziol.
«Puntiamo ad essere riferimento di prossimità per la salute dei cittadini, che trovano quei servizi di prima necessità sul territorio come le visite specialistiche e gli esami, demandando ai nostri centri hub provinciali i servizi di maggior complessità. Nella clinica ambulatoriale di Villorba possiamo trovare sia la chirurgia in day surgery sia troveremo a breve la diagnostica ad alto campo – spiega l’Ad di Centro di medicina, Vincenzo Papes – la nuova sede di Preganziol, oltre al poliambulatorio ed alla diagnostica ecografica, a breve verrà arricchita di un punto prelievi collegato al nostro laboratorio analisi hub regionale situato a Conegliano, in grado di processare ogni tipo di esame oltre ad effettuare screening per la pandemia da Covid-19».
Poliambulatorio Centro Leonardo 2.0 di Preganziol diventa così la nona struttura di Centro di medicina nel trevigiano (già presente a Conegliano, Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco Veneto, Mogliano e Villorba) e – come detto – la 35 esima del Gruppo (in 10 province, le 7 del Veneto, oltre a Pordenone, Ferrara e Reggio Emilia). Con questo nuovo ingresso sale anche il numero degli specialisti in rete, oltre 1.600, e dei dipendenti, che sfiora quota 850».
«Siamo consapevoli che in questo contesto economico generale o si cresce o si chiude. La strada che abbiamo imboccato noi è quella della aggregazione, ossia l’unione delle forze del territorio, che ci consente di fare fronte all’avanzata dei grossi gruppi finanziari nel nostro comparto storico di appartenenza –dichiara ancora Vincenzo Papes –. Il nostro modello di crescita è imprenditoriale. Si fonda su investimenti in tecnologia, dando continuità alle realtà storiche del territorio, ma soprattutto incentrato sul valore delle risorse umane, coltivando professionalità e competenze presenti in loco, delle quali i pazienti hanno fiducia per serietà e affidabilità».
Riproduzione riservata © il Nord Est
