Nice Footwear con Palladio a quota 40 milioni di ricavi

Dare una scossa al mondo del lusso applicando ai processi operativi le lezioni della lean production dell'automotive. E mettendo nel motore un nuovo socio come Palladio Finanziaria. Con questa doppia mossa i due soci di Nice Footwear, il ceo Bruno Conterno e Francesco Torresan, responsabile della produzione, si sono posti l'ambizioso obiettivo di «valorizzare il territorio dove siamo nati e che ci ha consentito di maturare le nostre esperienze. Con un dna tecnologico internazionale che vorremmo sposare con le storiche attitudini della riviera del Brenta».
Nell'arco di 20 anni Nice Footwear è divenuta una realtà articolata, specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sneaker con brand propri, in licenza e per conto terzi, tra cui label come Kronos, Avirex, G-Star Raw, Ellesse e Lyle&Scott. Nel 2021 si è aggiudicata l'80% di Favaro, player manifatturiero della calzatura di lusso, per poi conquistare nel 2022 il controllo di Emmegi, realtà padovana specializzata nella produzione di borse di lusso.
Nel 2021 l'azienda è approdata all'Euronext Growth Milano. A marzo l'uscita da Piazza Affari e il passaggio sotto il controllo della Holding Stilosa, controllata dalla vicentina Palladio Holding, che con un investimento di 13 milioni detiene oggi il 51% del capitale. «La quotazione in Borsa - commenta Conterno, vicentino, classe 1975 - ha rappresentato un passaggio fondamentale anche per conoscerci meglio. Poi abbiamo colto l'occasione di avere un nuovo compagno di viaggio come la Palladio in vista di nuove acquisizioni e investimenti».
Da un anno la nuova sede si trova nella zona industriale di Padova, in un ampio stabilimento ex Safilo. «La sola riorganizzazione - spiega Torresan, classe 1975, di Montebelluna - ci ha consentito di passare nella produzione del lusso, qui in sede a Padova, da 130 a 300 paia al giorno con gli stessi addetti, grazie anche agli investimenti in macchinari favoriti dai finanziamenti dell'industria 4.0».
Al 30 aprile Nice Footwear ha superato i 40 milioni di fatturato (i dati verranno ufficializzati a settembre), contro i 32,8 dell'anno precedente e conta 80 addetti in Italia e 40 in Cina dove alcune factory producono su commissione. «Noi organizziamo l'intero processo produttivo, non le singoli lavorazioni come si era abituati una volta. Questo ci consente il controllo qualità su tutto il processo ed il prodotto finale. I mercati di sbocco sono rappresentati per il 40% dall'Italia ed il restante si divide fra Europa (Francia, Spagna, Paesi dell'Est) e Asia, con una controllata che serve Cina, Corea, Indonesia. Entro il 2024 partirà anche uno store di e-commerce dedicato a tutti i marchi di produzione Nice Footwear».
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