Moda, addio a Giorgio Rossi: è stato presidente di Coin
Un infarto fulminante lo ha stroncato l’altra notte nella sua residenza al mare. Treviso e il Veneto dell’impresa, della moda, del bel mondo piangono Giorgio Rossi, imprenditore di successo nel tessile e nell’alta moda, immobiliarista e azionista di Coin

Un infarto fulminante lo ha stroncato l’altra notte nella sua residenza al mare. E Treviso ed il Veneto dell’impresa, della moda, del bel mondo piange Giorgio Rossi, imprenditore di successo nel tessile e nell’alta moda, immobiliarista, azionista di Coin e già presidente, negli ultimi anni anche titolare di un’azienda agricola.
Aveva 70 anni e niente faceva presagire, per la sua vitalità prorompente, una fine così improvvisa. Era un autentico lord, simbolo di eleganza e classe, amante dei viaggi, delle auto d’epoca, dell’arte. E dello stile inglese nella moda. E un grandissimo accanito fumatore.
Era nato in una famiglia che commerciava tessuti, aveva studiato al classico Canova e quindi si era laureato a Ca’ Foscari in Economia e commercio. Il padre Massimiliano detto Mino, violinista e pittore, aprì “Alta moda tessuti” in centro a Treviso (e lì avrebbe lavorato anche un giovanissimo Luciano Benetton, con cui Giorgio sarebbe rimasto grande amico). Sete, lane, vetrine inconfondibili, tessuti inglesi, in una Treviso grande polo commerciale dell’abbigliamento che richiamava clienti da tutto il Nord Est e da tutto il Nord.
E sotto la sua guida , fin o agli anni ’80, Giorgio avrebbe a sua volta formato decine di collaboratori, a loro volta divenuti successivamente imprenditori.
Tessuti e leggerezza erano nel suo Dna. Nel 1986 ha un’intuizione: sempre con i tessuti, ma di pregio, lancia il marchio “Norton & Wilson”, di impronta angloamericana, che sarà presente a tutte le più importati sfilate. Fu lui a scoprire una giovanissima Cindy Crawford: e Giorgio Armani gli avrebbe affidato una linea di produzione.
Nel 1994, la tragedia che cambierà la sua vita e che sconvolgerà la città: sulla A13, sul ponte di Occhiobello, perdono la vita, nel tentativo di salvarsi dopo un incidente nella nebbia, la sorella Paola e il cognato Giorgio Rossi Gregorj. E lasceranno i figli Anna ed Ernesto, piccolissimi: Giorgio e la moglie Luisa, che non avevano figli, li adottano. Un svolta che lo indurrà anche a rivedere la sua attività imprenditoriale.
Alla fine degli anni ’90, Rossi presiede il Sistema Moda di Unindustria Treviso e siederà nel consiglio dell’Unione Industriali di Treviso. Infine, nel 1998, la cessione di tutte le attività, la scelta di gestire le società immobiliari di famiglia e altre partecipazioni aziendali. Diventa azionista di Coin e ne sarà presidente del consiglio di amministrazione nel 2018. Sulla sua vita, intensissima, ha scritto anche diversi libri.
“Un altro paio di maniche”, ironica e arguta autobiografia; e poi “Il potere dei momenti”. Vastissimo il cordoglio in tutto il Veneto, e negli ambienti internazionali della moda. Lascia la moglie Luisa, i figli Anna ed Ernesto, i nipoti, i cognati, gli altri parenti.
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