Alla Mb Paper’s di Manzano i maghi dei cordini di carta
L’azienda ha saputo virare: ha iniziato come impagliatrice di sedie ma ora si dedica alle borse. L’ad Mauro Muradore: «Esportiamo in trenta Paesi, dall’Europa al Canada fino alle Filippine»

La regina dei cordini in carta ritorta con cui si realizzano le impugnature delle borse in materiale cartaceo: forte di un mercato globale, che tocca tutti i continenti (pur accusando fisiologiche flessioni, legate alle dinamiche geopolitiche ed economiche e alla conseguente fluttuazione della domanda), la Mb Paper's Srl di Manzano è un'azienda che ha saputo reinventarsi nel tempo e che ha avuto la felice intuizione, ormai parecchi anni fa, di incanalarsi in un filone produttivo nascente.
«In origine - spiega Mauro Muradore, amministratore delegato - l'attività era diversa. Iniziammo come impagliatori di sedie: era il 1980, il Triangolo della Sedia stava vivendo la sua fase d'oro. All'inizio compravamo da terzi la corda; in seguito mio padre trovò un macchinario per realizzare corde in carta e da lì prese avvio la fabbricazione interna. Quando, però, il distretto della sedia iniziò a manifestare i primi segnali di crisi, ragionammo sul da farsi. Era il periodo in cui cominciavano a diffondersi le prime shopper in carta: ad aprire la via fu il Veneto, dotandosi di macchine dedicate. Quelle borse avevano bisogno di impugnature, e da lì ci venne l'idea di virare verso quello specifico settore».
La scelta si rivelò vincente, come attestano la percentuali di produzione dell’azienda: «Il 95% - spiega l'ad - riguarda proprio i cordini in carta ritorta per le borse. Ci facciamo carico anche di realizzazioni diverse, per altri settori industriali, ma si tratta appunto di quote minime». MB Paper's serve, come detto, un mercato mondiale: «Esportiamo - rende noto Muradore - in circa 30 Paesi, dal Canada alle Filippine, passando per il Sudafrica, per i Paesi dell'America Latina, il Medio Oriente, naturalmente l'Europa. L'Italia è certamente un bacino importante, assorbendo circa il 40% delle vendite; il restante 60% è equamente ripartito fra Ue e Stati extra Ue». E sono questi ultimi, al momento, a offrire le prospettive più incoraggianti, per quanto «si sia legati - puntualizza l'amministratore delegato - alla domanda dei consumatori, che varia a seconda delle contingenze».
Al momento MB Paper's (che nel 2024 ha fatturato circa 8 milioni e mezzo di euro, con un utile di 100 mila, perché «i costi fissi sono elevati e i clienti chiedono prezzi bassi») conta 55 dipendenti e come molte altre realtà ha difficoltà a reperire personale: «Non ci serve manodopera specializzata - puntualizza Mauro Muradore -, perché formiamo i dipendenti direttamente in azienda. Essendo il lavoro molto particolare, chi arriva da noi non può disporre di esperienza pregressa. Per il 70% il nostro organico è composto da donne. Eravamo arrivati, nel 2022, a 88 unità, ma poi gli ordini hanno rallentato. Abbiamo risentito del caro bollette, del caro tassi d'interesse, dell'incremento del costo delle materie prime. Parecchi clienti oltreoceano avevano acquistato molto di più di quello che si è rivelato realmente necessario, e conseguentemente si è verificata una frenata. Quest'anno le cose stanno andando meglio».
Una delle principali difficoltà con cui l'azienda deve fare i conti è «la burocrazia, non solo nazionale ma pure europea»: «Una norma Ue che entrerà in vigore a fine anno - spiega Muradore - prevede il tracciamento in entrata e uscita di tutte le materie prime che possono aver contribuito alla deforestazione nel mondo. Le imprese avrebbero bisogno di regolamenti semplificati, più snelli, non calati dall'alto, bensì studiati da persone che abbiano chiare le dinamiche aziendali. Fatte così, queste disposizioni determinano solo costi, senza produrre alcun vantaggio».
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