Maxi Millian alla Gin Week porta il Friuli-Venezia Giulia sul podio
La piccola azienda friulana ha conquistato il terzo posto alla competizione nazionale. Montanari: «Puntiamo a un altro raddoppio dei ricavi quest’anno e a 15 mila bottiglie»

Il Friuli Venezia Giulia è terra di grandi vini, di grandi grappe e ora anche di grandi gin. A decretarlo nei giorni scorsi è stata la Gin Week di Milano, la più grande vetrina in Italia dedicata al distillato di cereali, che ha eletto come terzo miglior gin nazionale l'udinese Maxi Milian.
Un riconoscimento del tutto inatteso per l'omonima azienda friulana, nata appena nel 2020 e già tra le teste di serie del settore. L'investitura è arrivata da un qualificato panel di giudici internazionali, tra bartender, sommelier, degustatori professionisti e giornalisti, che ha assaggiato alla cieca un centinaio di gin, avvalendosi dunque dei soli sensi di gusto e olfatto, ed eleggendo tra i migliori il distillato Fvg - realizzato con ginepro, pompelmo, coriandolo, uva passa, tè nero e mirto, senza aggiunta di zuccheri -, un prodotto friul-giuliano a tutti gli effetti: ideato a Udine - dove l'azienda ha sede - è infatti prodotto a Trieste.
Tutto nasce dalla passione per il gin del socio e amministratore dell'azienda Massimiliano Montanari. Proveniente da una piccola distribuzione di vino e champagne, nel 2020 l'imprenditore decide di inserire nel business un prodotto proprietario.
«Vino? Sarebbe stato impossibile mettersi a produrlo così suoi due piedi - racconta -. Quindi ho pensato al gin del quale sono per altro un grande estimatore. Nell'avventura si è lasciata coinvolgere Marta Gover, che oggi è mia socia e che ha dato l'impronta estetica al prodotto, disegnandone l'etichetta».
Dall'idea alla realizzazione non è passato molto tempo. «La ricetta l'ho fatta io, aiutato da un distillatore del Liquorificio Italia di Trieste che poi è diventato il nostro produttore». Il 22 settembre di tre anni la società apre così i battenti. Tra un lockdown e l'altro. In piena pandemia.
«Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo aperto il nostro e-commerce, una scelta - ricorda Montanari - che ha pagato in quel momento ma anche successivamente, arrivando l'anno scorso a generare circa il 15% dei ricavi». Che sono ancora contenuti, ma più che raddoppiati nel 2022 sul 2021, passando da 60mila euro a 120mila, e così - stando alle previsioni - sarà anche quest'anno, con l'obiettivo fissato a 15mila bottiglie.
«L'ultima parola - precisa Montanari - potremo dirla però solo dopo Natale, essendo decisivi i volumi di vendita che saranno realizzati durante le festività». Oggi Maxi Milian Gin è distribuito in 10 regioni italiane, in 7 paesi europei e in 4 a stelle e strisce. Il 60% del fatturato è realizzato sul mercato interno, il 40% all'estero. Accanto alla produzione di gin, da poco l'azienda ha inserito anche quella dell'acqua tonica, così da poter realizzare il primo gin tonic 100% made in Fvg. «La nuova bevanda gassata contiene un'alta percentuale di chinino e vuole esaltare le note aromatiche del pompelmo rosa e del cardamomo, ma garantisce anche una nota amaricante al palato. La presenza del rabarbaro come parte botanica, inoltre, dona questi sapori amari con un piacevole effetto dry» spiega Montanari che è già al lavoro per inserire altri du e nuovi prodotti nella gamma Maxi Milian.
«I tempi dipenderanno dal mercato. Quello italiano ci interessa moltissimo. L'obiettivo - conclude - è diventare un punto di riferimento nell'ambito della mixologia e riuscire a raccontare il made in Italy, nel nostro caso Made in Fvg, anche all'estero».
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