Marelli, 550 esuberi a livello nazionale: impatto contenuto all’Automotive Lighting di Tolmezzo
L’azienda carnica, produttrice di fanali per auto del segmento premium, dovrebbe essere investita solo marginalmente dalle uscite che saranno comunque volontarie e incentivate. Venuti (Fim Cisl): «Subito incontro con la direzione del plant». Il piano Marelli porta in dote 7 milioni di investimenti allo stabilimento che saranno impiegati per migliorare la sicurezza e innovare i prodotti

TOLMEZZO. Un numero contenuto di esuberi da gestire da un lato e dall’altro investimenti per poco meno di 7 milioni di euro, in sicurezza e nuove tecnologie, una garanzia sul futuro del plant di Tolmezzo.
Sono le ricadute del Piano di riorganizzazione Marelli sul sito carnico di Automotive Lighting, che produce fanali per auto, riportatedal referente di Fim Cisl in Alto Friuli, Fabiano Venuti, insieme al delegato Rsa, Liduino D’Orlando, a valle del vis à vis tra i segretari nazionali delle tute blu e i vertici di Marelli che ha visto questi ultimi esporre alle parti sociali i contenuti di un piano che, in soldoni, prevede 550 esuberi e 77 milioni di investimenti.

Dati macro che andranno poi sgranati stabilimento per stabilimento per capire l’impatto degli esuberi in ognuno dei 20 impianti del gruppo. Tolmezzo compreso. La sensazione del sindacato è che il prezzo per il plant friulano, che oggi occupa 914 persone di cui 475 diretti alla produzione, 434 impiegati e 5 manager, sarà contenuto. E non interesserà gli operai, come già assicurato a suo tempo da Marelli.
«Ci saranno esuberi solo tra i colletti bianchi (in particolare per le figure apicali, che a Tolmezzo non sono molte) e le uscite, che saranno portate a termine entro giugno 2022, saranno gestite in modo volontario e incentivato ricorrendo al contratto espansione, già usato da Stellantis, che compensa le uscite volontarie con nuove assunzioni».

Quante uscite? Quanti nuovi ingressi? «Non è ancora dato sapere – precisa Venuti - e per questo chiederemo a stretto giro un incontro con il direttore dello stabilimento di Tolmezzo per cercare di avere qualche informazione in più».
La sensazione generale a valle del confronto azienda-sindacati nazionali è però che il sito di Tolmezzo non abbia molto da temere, anche in virtù degli investimenti che gli sono stati assegnati e che permetteranno di migliorare la sicurezza, di spingere sul reparto R&S e di migliorare ancora la tecnologia dei fanali.

«Sul fronte sicurezza – spiega D’Orlando – l’investimento mira a portare il rischio d’infortuni a zero. In produzione le risorse in arrivo consentiranno d’implementare le linee di elettronica e il reparto di R&S anche in vista del lancio dei nuovi fanali a tecnologia Oled, ideati e realizzati a Tolmezzo e che debutteranno in breve sull’Audi».
Una nuova frontiera per l’illuminazione, per potenza, design e standard di sicurezza. Un nuovo prodotto che conferma il sito di Tolmezzo tra le punte di diamante del gruppo, come del resto testimonia il ricco portafoglio clienti che conta marchi premium dell’automotive come appunto Audi, Bmw, Porche, Maserati e non ultimo diversi marchi del gruppo Stellantis.

A questo si aggiunga che è in corso la realizzazione il nuovo centro logistico da 12 milioni di euro a cura del Carnia Industrial Park che sta sorgendo proprio a un passo dallo stabilimento Automotive e che consentirà all’azienda (destinataria della struttura insieme al Logilab) di aumentare gli spazi del suo magazzino.
Riproduzione riservata © il Nord Est