Marco Zoff a capo del maxi piano per il super caccia di Leonardo

Progetto internazionale con l’inglese Bae Systems e Japan Aircraft Industrial Enhancement Co. Per guidarlo è stato scelto un amministratore delegato italiano con solide radici nel Nord Est

Maurizio Caiaffa
Marco Zoff
Marco Zoff

Il papà portiere, il leggendario Dino Zoff, fu campione del mondo 1982 nell’Italia allenata dall’altro mito friulano Enzo Bearzot. E suo figlio unico Marco Zoff è sulle orme del padre quanto all’eccellenza, ma in un ambito proprio diverso, quello del management. Perché Zoff junior, 51 anni, che già ricopriva l’incarico di Managing Director della Divisione Velivoli di Leonardo, ora è stato nominato amministratore delegato della nuova joint venture internazionale Edgewing, la società che dovrà sviluppare il cosiddetto Global Combat Air Programme (Gcap), e che unisce Bae Systems per il Regno Unito, Leonardo per l’Italia e Japan Aircraft Industrial Enhancement Co. per il Giappone.

Edgewing sarà responsabile della progettazione e dello sviluppo di un velivolo da combattimento di nuova generazione, una sorta di super caccia, mantenendo il ruolo di autorità progettuale per l’intero ciclo di vita del prodotto, da sviluppare entro il 2035 e la cui operatività è prevista oltre il 2070. I tre partner industriali del Gcap detengono, ciascuno, una quota del 33,3%. E il fatto che sia stato scelto un manager italiano per guidare la società viene vissuto con orgoglio all’interno di Leonardo.

Si tratta infatti di uno dei programmi più sfidanti e avveniristici per l'industria dell'aerospazio. La società avrà sedi operative e team congiunti in ciascuno dei tre Paesi partner. La sede centrale sarà nel Regno Unito.

Il rendering del nuovo caccia
Il rendering del nuovo caccia

«Siamo estremamente orgogliosi - commenta dal canto suo Marco Zoff - di lanciare Edgewing nel cuore del Global Combat Air Programme, unendo le competenze di Regno Unito, Italia e Giappone. Non ci limiteremo a sviluppare un sistema da combattimento di nuova generazione, ma vogliamo stabilire un nuovo standard globale in termini di partnership, innovazione e fiducia reciproca».

E aggiunge: «Insieme supereremo i limiti attuali, promuoveremo agilità, rafforzeremo le supply chain delle singole nazioni e contribuiremo alla sicurezza e alla prosperità delle nuove generazioni».

Padre e figlio non amano eccessivamente, diciamo così, parlare diffusamente di sé. Però Marco Zoff, che vive a Torino, ha anche incarichi pubblici, ad esempio è vicepresidente con delega all’Industria dell’Aerospazio all’Unione Industriali di Torino.

Nato nella città della Mole il 21 dicembre 1973 e figlio unico del campione di calcio e della moglie, la mantovana Annamaria Passerini, Marco Zoff è cresciuto a Torino (il papà, che oggi ha 83 anni, allora giocava nella Juventus) e si è laureato a Roma in ingegneria. In Leonardo lavora dal 2006 e ha ricoperto varie posizioni dirigenziali. Nel 2017 è stato capo dello staff del ceo di Leonardo. Poi è diventato amministratore delegato della società di servizi Lgs (Leonardo Global Solutions), ricoprendo nel contempo anche il ruolo di Chief Procurement & Supply Chain Officer di Leonardo. Dal 2020 è stato Managing Director della Divisione Velivoli di Leonardo.

Quando giusto un anno fa Marco Zoff fu scelto come vice all’Unione confindustriale torinese, il grande portiere commentò alla Stampa: «Come genitore sono di parte, ma non posso non ammettere che è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle. Sono contento per lui, sta facendo una bella carriera».

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