Lo spin off di Led Luks sperimenta a Gorizia la plastica vegetale

Dino Feragotto, presidente e azionista di riferimento della Led Luks, racconta con entusiasmo l’ultima avventura del gruppo a Gorizia. La società capofila si trova in Slovenia, appena dopo il confine, ed è un produttore di illuminazione leader nelle lampade per ufficio che controlla anche altre aziende, ad esempio a Codognè (Treviso), dove si producono lampade per esterni. «La nuova iniziativa – racconta l’imprenditore di Gemona – sarà localizzata a Gorizia. In sostanza si tratta di un centro di ricerca dove investiamo centinaia di migliaia di euro per fare lo studio di fattibilità e vedere se è possibile realizzare nuove lampade con plastiche derivanti dai vegetali. Si tratta di una strada finora inesplorata dal settore e la chiave del successo sta nel vedere se è possibile industrializzare questa tecnologia e i relativi processi produttivi per realizzare i nostri prodotti».
Il gruppo guidato da Feragotto dà lavoro a una novantina di persone, quest’anno dovrebbe realizzare un giro d’affari di 14 milioni con un Ebitda del 13%, realizzato all’estero per il 98% in mercati chiave quali Scandinavia, Germania e Paesi Arabi.
L’imprenditore è partito dalla canapa per due motivi. Uno in omaggio Henry Ford e dall’auto in cellulosa di canapa, la “Hemp car”, alimentata a etanolo da canapa, che egli aveva ideato nel 1937. Il secondo motivo è che in Friuli Venezia Giulia esiste un Consorzio friulano della canapa. Quindi la possibilità di creare una filiera potrebbe non essere una chimera.
«La ricerca e l’applicazione agli stadi più avanzati è appunto quella per l’utilizzo della canapa – racconta Feragotto –. Dal canapulo, cioè il gambo della canapa ad uso industriale, si estrae, con processi meccanici, la cellulosa che poi, compressa, dà origine a un materiale simile all’acetato. Ora è usata per piccoli oggetti, come gli occhiali, ma nessuno aveva pensato a un suo utilizzo per realizzazioni più grandi». L’idea di Led Luks Italia di utilizzarla per lampade di grandi dimensioni è dunque nuova, così come lo studio sia delle lavorazioni per ottenere la materia prima in modo sostenibile e conveniente, sia dei processi di produzione industriale utilizzanti le plastiche ricavate dai vegetali.—
Riproduzione riservata © il Nord Est