Leonardo riduce la quota in Avio e incassa 100 milioni. Ma resta socio stabile
Nessuna implicazione per il controllo sul gruppo vige il Golden Power. Ceduto il 9,4%: la partecipazione scende dal 28,7% al 19,3% Le risorse andranno per l’aumento di capitale da 400 milioni

Leonardo ha ceduto il 9,4% di Avio a un prezzo di 37,5 euro per azione, con sconto dell’8,8% rispetto alla chiusura di Borsa di martedì. Con questa operazione, il gruppo guidato da Roberto Cingolani ribilancia la propria partecipazione nella società aerospaziale, ma senza rinunciare al ruolo di azionista stabile.
L’operazione è stata condotta tramite una procedura di collocamento accelerato (Accelerated bookbuilding, Abb), una prassi diffusa tra gli investitori istituzionali quando si vuole collocare rapidamente un pacchetto azionario consistente, che consente di ridurre i tempi e i costi dell’operazione, evitando oscillazioni di mercato e tutelando al tempo stesso il valore della partecipazione residua.
L’ex-Finmeccanica ha scelto di procedere con la vendita per finanziare la propria quota di partecipazione all’aumento di capitale di Avio, approvato lo scorso giovedì per un ammontare complessivo di 400 milioni di euro, per finanziare l’espansione della capacità produttiva in un momento di solide opportunità nei settori spaziale e della difesa a livello globale.
Leonardo scende così dal 28,7% al 19,3% del capitale della partecipata, con un impegno finanziario per l’aumento che si riduce a circa 77 milioni di euro. «La modalità scelta», spiega in un report Martino De Ambroggi, analista di Equita Sim, consente di usare «la maggioranza dell’incasso – stimato intorno ai 100 milioni di euro – per sottoscrivere pro-quota l’aumento, con effetto sostanzialmente neutrale sulla posizione finanziaria netta di gruppo. Nessuna implicazione per quanto riguarda il controllo – aggiunge De Ambroggi – dato che su Avio vige il golden power, che tutela gli asset strategici per la difesa e la sicurezza nazionali».
Il collocamento va letto come una mossa di razionalizzazione finanziaria coerente con la nuova strategia di portafoglio di Leonardo, che punta a concentrare le risorse sulle aree a maggior ritorno industriale e tecnologico. Secondo gli analisti di Intermonte, «la conferma del sostegno di Leonardo, sebbene ridotto, rappresenta un elemento di stabilità per l’aumento di capitale e per la governance di Avio nel breve periodo».
La cessione del pacchetto azionario ha inoltre rimosso una delle principali incognite che gravavano sull’operazione di rafforzamento patrimoniale di Avio, dopo settimane di speculazioni su una possibile mancata sottoscrizione da parte del socio industriale. Per Avio, nella propulsione spaziale e partner di riferimento dell’Agenzia spaziale europea, l’aumento di capitale rappresenta una tappa chiave del piano di rilancio dopo un periodo di risultati deboli e di tensioni sui costi dei programmi spaziali. Le risorse raccolte saranno destinate a rafforzare la capacità produttiva e sostenere lo sviluppo dei nuovi motori Vega, in un contesto di domanda crescente per lanciatori leggeri e competitivi.
La conferma della solidità relativa all’azionariato viene considerata un fattore di stabilità anche in vista di futuri programmi europei e di eventuali nuove partnership industriali. Intanto, sul fronte americano, Leonardo DRS – controllata del gruppo italiano – ha chiuso il terzo trimestre con risultati superiori alle attese. I ricavi sono aumentati del 18%, mentre l’utile per azione adjusted (cioè non considerando i fattori straordinari) è salito del 21% su base annua. Segnali di vitalità che confermano la capacità di Leonardo nel bilanciare investimenti strategici in Italia con la crescita del business internazionale. —
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