Le imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia confermano solidità economica
A Villa Russiz la pesentazione dei dati dell’Osservatorio congiunturale presentato da Format Research. Quasi il 40% degli imprenditori del settore chiede credito per investimentiì, Intelligenza Artificiale realtà per il 38% delle aziende. Il presidente Madriz sul dramma del maltempo nell’Isontino: «Danni per milioni di euro»

La premessa non poteva che essere legata al dramma maltempo vissuto dall’Isontino negli ultimi giorni. A Villa Russiz, in occasione della presentazione dell’indagine congiunturale di Confcommercio Fvg, il presidente regionale Gianluca Madriz ha espresso «forte preoccupazione per i gravi danni subiti da una cinquantina di aziende del terziario del territorio, aggravati dal fatto che l’alluvione è arrivata a un mese dal periodo natalizio, uno dei momenti più importanti per i nostri settori. L’amarezza cresce se pensiamo che l’economia della provincia stava finalmente mostrando segnali concreti di ripresa dopo anni di sacrifici».
Nonostante la situazione durissima, ha aggiunto Madriz, «molti imprenditori sono letteralmente nel fango a svuotare e ripulire le proprie attività pur di ricominciare. Confcommercio, insieme alla Regione e agli enti locali, sta attivando tutti i meccanismi possibili di supporto, sia morale sia con azioni concrete, che potranno essere definite meglio dopo una chiara stima dei danni, che ammonteranno comunque a milioni di euro. Oltre alla riattivazione delle attività commerciali, turistiche e ricettive, serviranno strumenti economici e finanziari adeguati per superare questo momento difficilissimo».
Performance superiore alla media nazionale
Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi del Friuli Venezia Giulia continuano a distinguersi per stabilità e dinamicità. Nel terzo trimestre 2025 cresce la fiducia delle imprese, sostenuta da ricavi in miglioramento e da una solida capacità di far fronte al fabbisogno finanziario. L'occupazione resta stabile, in linea con il trend nazionale. È la sintesi – che riguarda stavolta anche la provincia di Gorizia nell’anno di Go! 2025 – del direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani, che ha presentato a Villa Russiz l’Osservatorio congiunturale sul terzo trimestre curato per Confcommercio del Friuli Venezia Giulia. Occasione anche per ringraziare l’assessore Sergio Emidio Bini a pochi giorni dall’approvazione di una storica riforma di settore. «La nuova legge – sottolinea Madriz con i colleghi presidenti delle Confcommercio di Pordenone, Fabio Pillon, Trieste, Antonio Paoletti, e con il vicepresidente di Udine, Antonio Dalla Mora – è una vera e propria best practice a livello nazionale: non solo per la straordinaria operazione di semplificazione normativa, ma anche perché apre un argine importante contro i “contratti pirata”, premiando le imprese che applicano i contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative. Una scelta di civiltà che tutela imprese, lavoratori e consumatori».
Fiducia in aumento: imprese più ottimiste
Secondo i dati dell’Osservatorio, la fiducia nell’economia italiana mostra un lieve incremento, mentre quella sull’andamento della propria impresa si attesta su valori elevati, circa dieci punti oltre la media del Paese.
Le aspettative per la fine del 2025 indicano un clima di stabilità e ottimismo, sostenuto da un contesto economico regionale particolarmente resiliente.
Andamento dei ricavi e stabilità occupazionale
L’indicatore dei ricavi registra un miglioramento rispetto al trimestre precedente, con prospettive di mantenimento del trend positivo nell’ultimo scorcio dell’anno. Anche l’occupazione rimane su livelli stabili: un segnale di tenuta complessiva del mercato del lavoro nel settore dei servizi.
Prezzi dei fornitori: lievi segnali di recupero
Dopo la flessione del 2024, i giudizi sui prezzi praticati dai fornitori mostrano un leggero recupero, pur mantenendosi in territorio negativo. Non emergono ancora, secondo le imprese, indicazioni di una riduzione strutturale dei costi.
Liquidità e credito: sistema solido e banche più disponibili
Le imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia confermano una buona capacità di gestione della liquidità, con un indicatore in ulteriore miglioramento e superiore al dato nazionale. Le richieste di credito restano stabili, ma aumenta sensibilmente la quota di domande accolte totalmente: 64%, contro il 56% del trimestre precedente e il 51% nazionale. Le principali motivazioni alla base delle richieste riguardano liquidità e cassa (51%), investimenti (38%), ristrutturazione del debito (11%). Si tratta di un chiaro segnale di maggiore apertura del sistema bancario regionale verso le imprese.
Digitalizzazione e Intelligenza Artificiale: cresce l’interesse
Il 38% delle imprese ha già implementato soluzioni basate su intelligenza artificiale, utilizzate soprattutto per migliorare la qualità dell’interazione con i clienti e rendere i servizi più personalizzati ed efficienti. L’adozione avviene principalmente mediante piattaforme cloud e formazione del personale. Tra gli ostacoli principali all’introduzione dell’IA emergono timori legati a privacy e sicurezza, scarsa percezione dell’utilità immediata, costi di investimento, carenza di competenze tecniche. Il 63,5% delle imprese ritiene che l’IA avrà un impatto significativo sul proprio settore nei prossimi anni.
Innovazione leva di crescita
«I dati confermano un sistema economico del terziario regionale solido, reattivo e capace di innovare – dichiarano i vertici di Confcommercio regionale –. L’aumento della fiducia, la stabilità occupazionale e la nuova disponibilità del credito testimoniano la vitalità delle nostre imprese. È particolarmente significativo il dato sulla digitalizzazione: quasi quattro imprese su dieci utilizzano già strumenti di intelligenza artificiale, un segnale di maturità e apertura al cambiamento. Continueremo a sostenere questo percorso, affinché la transizione digitale e l’evoluzione tecnologica diventino leve di crescita per tutto il territorio regionale»..
Il commento dell’assessore
«Il nuovo Codice regionale del Commercio e del Turismo – commenta l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini – è un atto di ascolto e di fiducia nei confronti delle imprese, perché accoglie finalmente la principale richiesta che arriva dal mondo economico: regole semplici per chi lavora e crea lavoro. Con un taglio netto delle norme – da 567 a 143 articoli -, con risorse significativamente aumentate e con nuovi strumenti a sostegno in particolare del commercio di vicinato diamo un segnale forte a chi ogni giorno alza la serranda del proprio negozio e difende la socialità, la sicurezza e la qualità della vita nei nostri centri storici».
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