Labomar cresce in Nord Europa e acquisisce la società finlandese Pharmia
Quinta acquisizione in 6 anni per il gruppo trevigiano, supportato da Charterhouse Capital Partners, che consolida la propria leadership internazionale nella nutraceutica e nei dispositivi medici.

La trevigiana Labomar prosegue la sua strategia di crescita internazionale e annuncia un nuovo colpo in Nord Europa. La società di Istrana (Treviso), attiva a livello globale nella nutraceutica e specializzata nello sviluppo e produzione conto terzi di integratori alimentari, dispositivi medici e farmaci, ha acquisito il 97,85% di Pharmia Holding Oy, principale CDMO finlandese del settore.
Fondata nel 1993 e con sede a Tuusula, vicino a Helsinki, Pharmia impiega 85 persone e gestisce un impianto produttivo di 5.000 metri quadrati, con una capacità annua di quasi mezzo miliardo di compresse e capsule e 37.000 litri di liquidi. Nel 2024 ha registrato ricavi per 20 milioni di euro, in crescita nel 2025, grazie a una posizione di leadership nei Paesi nordici e a un forte know-how nello sviluppo di probiotici e medical device. L’azienda reinveste stabilmente circa il 5% del fatturato in ricerca e sviluppo.
L’operazione, perfezionata lo scorso 25 settembre, rappresenta la quinta acquisizione per Labomar in sei anni e consentirà al gruppo trevigiano di consolidarsi in un mercato considerato ad alto potenziale, con una crescita stimata tra il 5 e il 7% annuo fino al 2029. L’attuale management di Pharmia resterà in carica, mantenendo il 2,15% del capitale.
«Accogliere Pharmia nel nostro Gruppo è motivo di grande soddisfazione e rappresenta un passo importante nella nostra visione di crescita internazionale», ha commentato Walter Bertin, fondatore e amministratore delegato di Labomar. «Incontriamo un team che condivide il nostro approccio all’innovazione e alla qualità e che ci permette di rafforzarci in un mercato ricco di opportunità, in cui potremo costruire relazioni durature con i principali player».
Dal 2019 Labomar ha costruito un percorso di internazionalizzazione serrato: dalla canadese Importfab al gruppo Welcare di Orvieto, da Labiotre in Toscana fino alla spagnola Entema di Barcellona. Ora con Pharmia la società trevigiana punta a un ulteriore salto dimensionale, ampliando le competenze nei probiotici e nei dispositivi medici, e rafforzando la propria posizione di player globale.
Il deal è stato coordinato da un team interno guidato da Claudio De Nadai, Marco Malaguti e Nicola Tomasini. Labomar si è avvalsa del supporto di BModel come advisor, con il contributo di Boston Consulting Group per la business due diligence, EY per gli aspetti fiscali e finanziari e PwC Legal per la parte contrattuale.
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