Labiotest entra in B Zero System, alleanza a Nord Est nel settore della sanificazione
L’obiettivo è costruire un sistema hi-tech scalabile nella sanificazione. Adriano Luci: «Così rafforziamo le nostre competenze negli ambienti indoor»

Si stringe un’alleanza tutta nordestina nel campo della sanificazione ambientale. Protagoniste due realtà altamente specializzate, con sede tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, che mettono a fattor comune visioni, tecnologie e capacità operative per affrontare una delle sfide più attuali: rendere più sicuri gli ambienti indoor attraverso soluzioni integrate, efficaci e sostenibili.
Labiotest, storica azienda friulana del Gruppo Luci, con oltre trent’anni di esperienza nel trattamento delle emissioni odorigene e nella qualità dell’aria, annuncia il proprio ingresso nel capitale della startup innovativa veneta B Zero System, con sede a Torre di Mosto (Ve), attiva dal 2022 nello sviluppo di sistemi automatizzati per la sanificazione continua delle superfici.
Un’operazione che ha una valenza strategica per entrambe. Da una parte, permette a Labiotest di ampliare il proprio raggio d’azione, consolidando la presenza nel settore della sicurezza ambientale anche in ambienti indoor critici. Dall’altra, consente a B Zero System di accelerare lo sviluppo tecnologico e commerciale di un sistema che si sta rivelando particolarmente promettente in settori come quello sanitario, scolastico e industriale. Si tratta di un dispositivo innovativo capace di generare un film invisibile e attivo sulle superfici, in grado di sanificare H24 senza danneggiare oggetti, documentazione o apparecchiature elettroniche. Un’azione antibatterica e antivirale continua, validata da laboratori accreditati, efficace anche contro SARS-CoV-2.
«L’ingresso in B Zero System – dichiara l’amministratore unico di Labiotest, Adriano Luci – rappresenta per noi un passo coerente con una visione di innovazione responsabile. Da sempre crediamo in un approccio integrato alla qualità dell’ambiente, e con questa partecipazione vogliamo rafforzare le nostre competenze nell’operare anche negli ambienti indoor più critici, come quelli sanitari. È una scelta che unisce capacità, tecnologia e visione a lungo termine, per offrire soluzioni ancora più efficaci e sicure per la salute delle persone».
La sinergia tra le due aziende nasce da una visione condivisa: costruire un ecosistema tecnologico in grado di offrire soluzioni scalabili nei contesti a maggiore rischio di contaminazione. L'obiettivo comune è contribuire in modo concreto alla prevenzione delle infezioni e al miglioramento del benessere delle persone, unendo la solidità impiantistica di Labiotest con il cuore smart delle tecnologie di B Zero System.
«Siamo lieti che Gruppo Luci abbia creduto in questo progetto – afferma dal canto suo , afferma Mauro Franzin, legale rappresentante di B Zero System –. L’unione delle nostre esperienze e la costante attività di ricerca ci permetteranno di affrontare con efficacia le situazioni più complesse, in particolare in contesti vulnerabili come terapie intensive e sale operatorie. Il nostro obiettivo è contribuire concretamente alla prevenzione delle infezioni da contaminazione, offrendo ambienti più sani e sicuri».
Come detto, Labiotest è una realtà consolidata con impianti su misura per il trattamento di odori, polveri e contaminanti chimici in ambito industriale e dell’Horeca. Fa parte del Gruppo Luci, nato 1951 e forte oggi di cinque società, a partire da Gesteco, che è la più grande e opera nel campo delle bonifiche, dello smaltimento rifiuti, delle analisi di laboratorio, delle demolizioni, dell’estrazione e lavorazione di materiali inerti e ancora della progettazione e costruzione di prefabbricati in calcestruzzo.
Le si affiancano Labiotest, Lod (laboratorio di olfattometria dinamica), Metaplas (attiva nel recupero e riutilizzo di plastiche e legno) e Ecofarm (si occupa di ritiro, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti sanitari).
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