La triestina Fintria corre a tutto campo. «Dal mare alla terra. E ora l’immobiliare»

I piani di espansione del gruppo impiantistico fondato da Pompeo Tria

Giulio Garau
Pompeo Tria con i figli Anna e Paolo e il socio Maurizio Bottazzi
Pompeo Tria con i figli Anna e Paolo e il socio Maurizio Bottazzi

Progettazione, installazione e manutenzione di impianti elettrici e tecnologici, elettro-strumentali, per il settore Oil&Gas, meccanici, di refrigerazione, condizionamento e trattamento dell’aria. Un’attività che spazia a 360 gradi quella del Gruppo Fintria di Trieste, fondato dall’imprenditore Pompeo Tria e guidato assieme ai figli Anna e Paolo e al socio Maurizio Bottazzi.

Fintria è diventata una holding ed è stata costituita nel 2014 con l’obiettivo di riorganizzare e coordinare le diverse società del Gruppo: Step Impianti (azienda nella zona industriale di Trieste), Step Refrigeration, Digital Impianti, SDS Group, Step Innovation in Bosnia-Erzegovina e la più recente acquisizione della Tiepolo, trasformata nella Società Tst Industry. L’acquisizione della Tiepolo, con una cinquantina di dipendenti, ha permesso al gruppo di acquisire nuovi mercati, nel settore dell’Oil&Gas e nuovi clienti di rilievo come Siot-Tal.

Il ventaglio di attività comprende i progetti per l’elettrificazione (cold ironing) dei moli del Porto di Trieste come il Settimo, il Quinto, le banchine della Piattaforma logistica fino a quelle del Porto di Monfalcone, ma anche la cabinovia di Trieste (assieme a Leitner). Si arriva fino al settore del mare grazie a un rapporto con Fincantieri che ha portato commesse per i cantieri di Sestri Ponente e Palermo (per due traghetti) e per il palazzo della Marineria a Trieste, che ospita un migliaio di persone, per la manutenzione e l’ammodernamento degli impianti elettrici.

Fintria attualmente dà lavoro a circa 200 lavoratori dipendenti, altri 120-130 dell’indotto e ha come obiettivo incrementare il fatturato fino a 50 milioni grazie a un carico di lavoro che va fino al 2035. «Obiettivi raggiunti grazie alla rete di imprese che ho creato - spiega lo stesso Pompeo Tria, presidente della holding e amministratore unico - siamo concentrati su attività che abbracciano tutti i settori, dal mare alla terra compreso il settore del Real Estate dove siamo entrati recentemente».

Tra gli ultimi investimenti infatti c’è un grande immobile a Trieste, in via Sant’Anastasio: si tratta dell’ex palazzo direzionale delle Poste che oggi è un grande cantiere dove si stanno realizzando 108 appartamenti su nove piani, 120 posti auto e 120 cantine.

«Attualmente abbiamo venduto il 73% degli appartamenti - dice Tria - e il 50% della società collegata, l’Anastasio Palace, che gestisce questo progetto, appartiene alla Holding Fintria a conferma della nostra visione a lungo termine e della caparbietà imprenditoriale che ci contraddistingue».

Il focus in questo momento è concentrato soprattutto sul fronte delle nuove tecnologie del cold ironing per poter alimentare le navi attraccate alle banchine dei porti di Trieste e Monfalcone attraverso l’energia elettrica con l’obiettivo di arrivare alle emissioni zero come prevedono i progetti di sostenibilità. E proprio per questo sono in attuazione progetti finanziati dal Pnrr per diverse decine di milioni di euro, acquisiti attraverso la costituzione di associazioni temporanee di impresa con Leitner, Icop Società Benefit e Cogeis per la Cabinovia Trieste Porto Vecchio – Opicina; infine con Nidec Asi e ancora Icop.per l’elettrificazione dei moli. —

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