La Novation Tech apre due stabilimenti vicino a Signoressa
I progetti dell’azienda di Montebelluna
specializzata in componenti in carbonio

TREVISO. Il settore dell’automotive sta subendo una crisi mai affrontata prima. La scarsità di componenti per completare l’auto si ripercuote su tutta la filiera, dai fornitori dei grandi gruppi automobilistici alle concessionarie. Una crisi mai affrontata dall’industria negli ultimi decenni.
Ma per le nicchie di mercato altamente tecnologiche, la storia è un’altra. È sufficiente recarsi lungo la Feltrina, negli stabilimenti di Montebelluna della Novation Tech. Da qui escono parti di carrozzeria, componenti interne e sedili delle auto di lusso che vanno in tutto il mondo: Ferrari, Lamborghini, Aston Martin, McLaren, Mercedes e Bmw. Tanto che è tempo di trovare nuovi spazi per aumentare la produzione e aprire a nuovi business.
«Nei prossimi mesi apriremo due nuovi stabilimenti in Italia, entrambi a Signoressa, per avviare nuove linee di business e serviranno 60 nuovi dipendenti», spiega Luca Businaro, ceo della società trevigiana. Businaro gestisce la società dal 2007, l’ha trasformata da realtà di stampaggio plastico a leader europeo nella lavorazione e produzione di componenti in fibra di carbonio e materiali compositi per il settore dell’automotive, e non solo.
Oggi Novation è tra le prime cinque in Europa nella lavorazione dei materiali compositi. Impiega 350 persone nella sede di Montebelluna, a cui si aggiungono 450 collaboratori in uno stabilimento di proprietà in Ungheria. Un terzo stabilimento è stato inaugurato a Labin, in Croazia, a fine 2020.
Intanto Novation Tech manca in archivio un 2021 da record.
«La nostra produzione sta andando molto bene, noi lavoriamo nella nicchia tecnologica dell’alta qualità – aggiunge Businaro -. L’anno scorso abbiamo chiuso il fatturato in crescita del 26% rispetto al 2020, a 69,5 milioni. Quest’anno è partito bene e puntiamo agli 80 milioni. Il settore della Novation Tech non è confrontabile con l’automotive di massa, che sta affrontando il problema pandemico dovuto ai microchip. La nicchia delle auto sportive di serie non ha subito flessioni, microchip per loro ce ne sono».
Novation ha 12 brevetti di processo, che continua a incrementare per realizzare prodotti sempre più performanti. Un team di ingegneri specializzati nei materiali, proseguono nello evoluzione costante delle soluzioni innovative. Negli stabilimenti sono più di 200 gli operai specializzati (43% donne), impiegati in un lavoro certosino necessario a modellare a mano gli strati di carbonio sullo stampo. Il settore si caratterizza per una cura maniacale del dettaglio. Non solo automotive, che garantisce il 90% del fatturato.
C’è poi il mondo dell’occhialeria e lo sportsystem, nello specifico selle da bicicletta, piastre per gli sci e suole per scarpe sportive. Dal 2018 l’azienda ha fatto il suo ingresso anche nel settore dell’aeronautica, con la produzione di uno speciale sedile.
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