La flotta Italia Marittima si espande ancora: nave dai cantieri cinesi
La compagnia triestina controllata da Evergreen

Continua a rinnovarsi la flotta di Italia Marittima. L’ultima new entry per la compagnia armatoriale triestina del Gruppo Evergreen, come riporta il sito Adriaports, si chiama Ital Wit ed è stata appena consegnata dal cantiere cinese Cssc di Guangzhou. La nave ha una portata di 2.300 Teu e batterà bandiera italiana. Circa un mese fa era stata battezzata sempre in Cina la nuova nave Ital Way da 2.300 Teu. Prende forma il nuovo naviglio della shipping company presieduta da Michela Nardulli destinato alle rotte regionali.
Italia Marittimacontrolla una flotta composta da 8 navi. La compagnia conferma al sito specializzato Shipping Italy che si tratta «della seconda delle due unità che sono entrate a far parte della flotta di Italia Marittima nel corso dell’anno 2024. Altre 6 unità, con una portata di 2.400 Teu, saranno consegnate nel corso del 2027 e impiegate nell’area mediterranea, ma è oggi prematuro definire, in dettaglio, in quali servizi».
Dal quartier generale di Italia Marittima sottolineano inoltre che «lo scopo di utilizzare queste navi ecologiche è quello di rispondere alla tutela dell’ambiente, ridurre le emissioni di carbonio e migliorare la qualità dei nostri servizi. Questo è sempre stato ed è l’obiettivo di Italia Marittima e continueremo a perseguirlo anche nel futuro».
Un anno fa, in occasione del bilancio, Italia Marittima aveva infatti annunciato le volontà di crescita, puntando su navi con sistemi di propulsione in grado di abbassare le emissioni in atmosfera.
La stessa casa madre Evergreen aveva specificato una settimana fa di aver ordinato la costruzione di sei navi portacontainer a doppia alimentazione a metanolo per conto della sua controllata italiana con sede a Trieste.
Più precisamente si tratta di una serie di newbuilding sub-panamax da 2.400 Teu di portata e con doppia alimentazione a metanolo ordinate in Cina al cantiere Cssc Huangpu Wenchong Shipbuilding Company Limited, parte del gruppo China State Shipbuilding Corporation. Il prezzo di ogni nuova nave è compreso fra 52 e 58 milioni di dollari per un controvalore della commessa che sfiora i 350 milioni di dollari.
Dal 1998 la compagnia è controllata dal Gruppo Evergreen di Taiwan, al sesto posto in ordine di grandezza a livello mondiale tra gli armatori del settore porta contenitori, che la acquisì da Finmare.
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