H-Farm cede le sue scuole: «Continueremo a investire»
Vendute ad Anglia per 40 milioni, l’operazione al vaglio dell’assemblea dei soci a luglio. Donadon: «Resto come presidente. Si realizza un sogno, sono il gruppo numero uno al mondo»

H-Farm volta pagina e cede il suo polo scolastico internazionale al colosso mondiale dell’education privata Nord Anglia Education, che conta oltre 80 istituti in 34 Paesi. Un’operazione lampo da 40 milioni di euro (più altri 11 milioni potenziali) chiusa in meno di due mesi. «Volevamo dialogare solo con il numero 1», dice Riccardo Donadon, fondatore e amministratore delegato di H-Farm.
«L’operazione è la conclusione naturale del nostro modello di business», spiega Donadon. «Noi siamo investitori e costruttori di start-up: Venture Builder. H-Farm lo fa dal 2005. Io nella mia vita l’ho fatto anche prima con due altri progetti (E-Tree, Mall Italy Lab) che erano andati molto bene. Come H-Farm, dopo 20 anni, posso dire che siamo abbastanza bravi a investire o far nascere da quasi zero start-up innovative».
La cessione riguarda le società che gestiscono le scuole internazionali nei campus di Ca’ Tron (Treviso), Vicenza e Rosà, che oggi accolgono oltre 1.200 studenti. Un comparto che al 31 agosto 2024 rappresentava il 56% del fatturato consolidato e il 54% dell’attivo di bilancio del gruppo. Le strutture sono riconosciute come Apple Distinguished School e adottano il curriculum IB, con un approccio didattico fondato su innovazione, digitale e imprenditorialità.
La trattativa con Nord Anglia si è sviluppata in tempi rapidissimi. «Sono almeno due anni che il progetto Education è oggetto di grandi attenzioni da parte degli specialisti del settore. L’education è uno dei grandissimi temi del pianeta. Ci sono investimenti colossali su questo settore in alcuni paesi», racconta Donadon. Ma l’intesa, spiega, è arrivata solo dopo aver verificato la piena sintonia strategica: «Meno di 60 giorni. Volevamo stare nei nostri tempi ma non avevamo fretta».
Il closing è subordinato al voto dell’assemblea degli azionisti, convocata per il 22 e 23 luglio. L’intesa prevede un premio fino a 5 milioni legato al raggiungimento del target di 1.369 studenti entro ottobre 2027.
Le famiglie non devono temere rincari: «Non cambierà nulla”, assicura Donadon. L’obiettivo è semmai ampliare l’offerta e la visione internazionale. “Ci saranno tantissime cose bellissime. Dalla partnership con MIT, Juilliard ed Unicef ai loro programmi di interscambio internazionale. Hanno più di 80 mila studenti da tutto il mondo. Per le famiglie sarà un’esperienza bellissima. Sono super felice di questo. Più opportunità internazionali, più risorse, più competenze uguale più impatto. L’impatto è l’unica cosa importante”.
H-Farm, però, non abbandona il mondo della formazione. Le risorse incassate saranno reinvestite per potenziare il College di Roncade e il centro di produzione BigRock, oltre che per progetti immobiliari, a partire da nuovi alloggi per studenti. «Quest’anno dovremo avvicinarci a 400 nuove matricole per il nostro Campus. Abbiamo bisogno di spazi. Mi riferisco ai nuovi posti letto di cui abbiamo parlato di recente, ma non solo», afferma Donadon.
L’operazione segna un nuovo inizio per l’ecosistema di Ca’ Tron: «Il tema è che non abbiamo mai smesso. Solo negli ultimi 5 anni avremo investito in almeno 20 start-up ed un fondo che le supporta. Noi non abbiamo mai smesso di investire nei giovani»dice Donadon.
Per H-Farm, costruire e poi cedere è un metodo, non un ripiego. «L’obiettivo è costruire e lasciare un domani un ecosistema innovativo di fronte alla laguna, quindi H-farm investe o costruisce start-up, le accelera e poi le vende. Dieci anni è il limite massimo che ci diamo per ogni investimento. C’è chi costruisce auto, c’è chi produce abbigliamento e chi fa aziende innovative».
Riproduzione riservata © il Nord Est