Italian Wine Brands raddoppia il giro d’affari: in 6 mesi 179 milioni di ricavi grazie alle acquisizioni. «E non abbiamo ancora finito»
Il Gruppo, ben radicato a Nordest tra Rovereto, Bardolino e Montebello Vicentino, prosegue il proprio piano di crescita e di consolidamento all’estero

Il Gruppo Italian Wine Brands, in un contesto di mercato sostanzialmente stabile e di business fortemente stagionale, con una spiccata incidenza sul risultato dell’ultimo trimestre dell’anno, ha realizzato ricavi delle vendite, su base semestrale pro-forma, pari a 179,6 milioni di euro, registrando quindi un sostanziale raddoppio nel volume d’affari rispetto al primo semestre del 2021.
E il merito va principalmente alle operazioni di M&A concluse negli ultimi 12 mesi.
Nel primo semestre il Gruppo ha puntato molto sui mercati internazionali, che generano 145,5 milioni di euro di ricavi, con un +83% sullo stesso periodo dello scorso anno, non trascurando il mercato domestico, da cui arrivano 32,7 milioni di fatturato, +67,2% rispetto al 2021.
Buono il trend della marginalità operativa che vede un Ebitda Restated del primo semestre 2022 pari 14,3 milioni (erano 11,8 lo scorso anno) pari all’11,9% sui ricavi delle vendite.
In termini percentuali la marginalità, Ebitda, sui ricavi è in flessione, registrando un 8%, contro l’11,9% del ‘21. A pesare soprattutto la maggiore incidenza dei costi delle materie prime, utenze e trasporti a seguito degli aumenti registrati a partire da settembre 2021 e non interamente ribaltati sui prezzi di vendita.
Iwb punta ancora sulla crescita dimensionale e di redditività «attraverso ulteriori operazioni di acquisizione» si legge nella relazione semestrale, «ed è tutt’oggi in stato avanzato di valutazione di possibili nuove opportunità di investimento in quote azionarie di altre aziende operanti nella produzione e distribuzione di prodotti vinicoli».

«Il Gruppo ha affrontato in modo compatto, determinato, lucido e flessibile questa fase di scarsità di materiali e di incremento dei costi – è il commento di Alessandro Mutinelli, presidente e Ad di Iwb – . Anche in periodi recenti, come ad esempio nel 2018, abbiamo vissuto pressioni inflazionistiche, che nel breve termine avevano penalizzato i risultati economici. Oggi, come allora, abbiamo cercato di preservare l’asset più importante che ha il Gruppo: i clienti e la presenza dei nostri prodotti sui mercati, veri driver della crescita futura. Non abbiamo smesso di investire: nello sviluppo della struttura commerciale e di marketing, vogliamo più clienti, raggiungere mercati nuovi e posizionare in maniera sempre più granulare i nostri brands. Stiamo investendo per razionalizzare la nostra capacità produttiva, al fine di ridurre i costi di produzione, negli impianti fotovoltaici, per renderci sempre più indipendenti e più rispettosi dell’ambiente».
«In un anno – conclude il ceo – abbiamo raddoppiato le nostre dimensioni, accogliendo al nostro interno Enoitalia ed Enovation Brands e, con soddisfazione, posso affermare che l’integrazione sta procedendo come auspicato, apportando sinergie commerciali e produttive, proiettando questo Gruppo verso nuovi ambiziosi obiettivi».
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