Investimento di Teca in Pane Forno Italiano. «Più esportazioni»

La famiglia padovana Toffano Pagnan compra il 40%. Diversificazioni in real estate, hospitality e club deals

Nicola Brillo

Acquistano una quota della società, la guidano operativamente alla crescita e allo sviluppo internazionale, per poi, dopo anni, cederla. È la ricetta di Teca, il family office della famiglia padovana Toffano Pagnan, attivo in diversi settori (immobiliare in Italia e all'estero, un villaggio turistico nel golfo di Gaeta ed equity) con un approccio di investimento di lungo periodo.

Ora è la volta di Pane Forno Italiano, società fondata nel 2008 a Isola Vicentina da Cristian Campesato e Alberto Morato, quest’ultimo membro della nota famiglia del settore della panificazione. L’acquisto del 40% è stato realizzato tramite il neocostituito veicolo societario Tecagrain Srl.

Pane Forno Italiano è specializzato nella produzione di pane surgelato di qualità destinato attualmente per l'80% al retail, 15% Horeca e 5% industria. I ricavi attesi per il 2025 ammontano a circa 13 milioni, con un incremento del 20% rispetto ai dati di bilancio 2024. Il margine operativo lordo è stimato a 2,1 milioni, in aumento del 33% rispetto all’anno precedente.

Nel nuovo assetto societario, Pane Forno Italiano ha definito un piano industriale mirato a raggiungere un fatturato annuo di 25 milioni entro il 2029, sostenuto anche dall’attivazione di una nuova linea di produzione capace di rispondere alla crescente domanda di pani morbidi cotti al 100%.

«Il settore della panificazione è in forte crescita, ma il mercato richiede principalmente prodotti di qualità – spiega Andrea Toffano, che assumerà il ruolo di co-ceo di Pane Forno Italiano con Campesato e Morato, che rimarranno all'interno della compagine societaria e manageriale -. Il nostro obiettivo è consolidare il mercato nazionale e aumentare la quota di export, ora al 10%.

Nei prossimi anni cresceremo all'estero con una quota del 30% in almeno 10 Paesi, in particolare Spagna Grecia, Germania, Svizzera, America e Medio Oriente. Andremo ad aumentare la nostra produzione con nuove linee. Non escludiamo di fare nuove acquisizioni per mercati di nicchie attigui al nostro, con un occhio di riguardo alla qualità».

Teca ha maturato una significativa esperienza nell’industria alimentare, rafforzata dal rilancio del pastificio Canuti di Rimini, acquisito nel 2015 e ceduto al fondo americano Riverside nel 2022, trasformandolo in uno dei principali player della pasta fresca surgelata per il canale Horeca con una presenza in oltre 34 Paesi.

«Abbiamo riconosciuto nella famiglia Toffano Pagnan i partner ideali per sostenere lo sviluppo aziendale - hanno aggiunto Cristian Campesato e Alberto Morato, entrambi ceo e co-founder dell’azienda -. Il loro approccio industriale garantirà all’azienda un supporto concreto nel raggiungimento degli importanti obiettivi fissati per i prossimi anni».

L'operazione rappresenta un ulteriore passo nella strategia di diversificazione perseguita da Teca, che si articola attraverso investimenti in asset class trasversali: real estate nazionale ed internazionale, hospitality, food e partecipazioni in operazioni di private equity e club deals.

Riproduzione riservata © il Nord Est