In bici da Vicenza a Milano per celebrare i 10 anni dell’iconica “Postina”

L’impresa di Franco Zanellato per onorare una promessa e celebrare il successo di una borsa senza tempo, simbolo del “saper fare” italiano «che mi è stato tramandato da mio padre e mio zio, il primo guantaio del Veneto»

Chiara Merico
Franco Zanellato a Milano, dopo un viaggio di tre giorni in bicicletta per celebrare i 10 anni della sua borsa “Postina”. Nella foto con la moglie Federica
Franco Zanellato a Milano, dopo un viaggio di tre giorni in bicicletta per celebrare i 10 anni della sua borsa “Postina”. Nella foto con la moglie Federica

VICENZA. Un viaggio in bicicletta da Vicenza a Milano (247 chilometri), per celebrare i dieci anni dalla nascita dell’iconica borsa “Postina”, alla quale Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo filatelico lunedì 21 giugno: lo ha intrapreso il creatore della borsa, Franco Zanellato, per onorare una vecchia promessa.

«Quando presentai questa borsa ai primi cinque clienti, dieci anni fa, sentivo che c’era qualcosa di speciale e mi dissi: se  diventerà un’icona andrò a Milano in bicicletta. E così è stato», racconta a Nordest Economia.

«Fin da subito ho voluto costruire una borsa senza tempo, che volevo fosse riconosciuta come simbolo della cultura del “saper fare” italiano, che mi hanno tramandato mio zio e mio padre, il primo guantaio del Veneto. La nostra scommessa era far diventare famosa una definizione, prima ancora che una borsa e un brand».

Fotogramma
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E la Postina firmata Zanellato ha percorso in dieci anni una lunga strada, che l’ha portata persino a essere studiata come case history all’università. Prodotta nelle fabbriche di Vicenza e venduta in tutto il mondo, a 10 anni dal lancio “Postina” ha raggiunto i 300mila esemplari, tutti numerati, di cui 700 pezzi unici. Viene prodotta in 8 misure diverse e tremila combinazioni di colori.

«L’idea è nata nel 2011: il mio obiettivo era trovare un nome che diventasse un brand, e parlasse di un accessorio con una forte caratterizzazione made in Italy. Prendendo spunto dalla borsa del postino, volevo farla entrare nel mondo della moda e renderla unica – spiega Zanellato –. Una volta deciso il nome ho sviluppato il modello, depositando anche il design, oltre al marchio. Così è nata la Postina Zanellato, che è stata presentata a giugno 2011 nella sede delle Poste a Milano, in via Cordusio», racconta il creatore.

Milano - Franco Zanellato arriva a Milano dalla sua sede di Vicenza, dopo un viaggio di tre giorni in bicicletta per celebrare i 10 anni della sua borsa “postina”
Milano - Franco Zanellato arriva a Milano dalla sua sede di Vicenza, dopo un viaggio di tre giorni in bicicletta per celebrare i 10 anni della sua borsa “postina”

«L’ho pensata come borsa timeless, senza tempo, e anche come la “casa viaggiante” in cui le donne, alle quali ho voluto dedicarla, portano con sé tutto quello di cui hanno bisogno».

Il vero exploit, però, è stato «due anni dopo, nel 2013, quando i pezzi venduti sono arrivati a cinquemila ed è stata sviluppata anche la grafica istituzionale. Anche qui, per puro caso mi sono accorto di una lettera sul mio tavolo, con un francobollo annullato con il tipico timbro a ondine, e a questo mi sono ispirato».

Iniziato in Italia, il successo di Postina è proseguito all’estero, soprattutto all’inizio in Giappone e Corea, poi in Russia e su altri mercati. «Ogni nostra borsa è fatta con pellame unico, deve essere riconoscibile per il design e anche per la qualità», con un’attenzione speciale anche per la sostenibilità: con la linea Postina Pura Zanellato è stata infatti la prima azienda al mondo a ottenere la certificazione "Leather Standard by Oeko-Tex" per un accessorio.

Franco Zanellato in sella alla bici con in spalla la sua Postina
Franco Zanellato in sella alla bici con in spalla la sua Postina

«Abbiamo utilizzato un pellame totalmente metal-free, con un sistema di concia rivoluzionario: un piccolo segnale del percorso verso il lusso etico che io ho voluto perseguire fin dall’inizio», osserva Zanellato.

I principi su cui si basa il successo della Postina sono pochi e precisi. «Modelli senza tempo, mai saldi, distribuzione selettiva e la convinzione che da una definizione potesse nascere una borsa icona del made in Italy».

Franco Zanellato con due cartoline che riportano l'annullo speciale dedicato da Poste Italiane alla sua Postina
Franco Zanellato con due cartoline che riportano l'annullo speciale dedicato da Poste Italiane alla sua Postina

Prima della pandemia Zanellato era arrivata a fatturare quasi dodici milioni di euro, una cifra che l’anno scorso ha subito un ridimensionamento «soprattutto a causa della frenata delle vendite all’estero».

Tuttavia, specifica l’ideatore di Postina, «le ultime due campagne vendita hanno segnato un +21% per la primavera/estate 2021, rispetto alla corrispettiva stagione del 2020, e un +27% per l’autunno/inverno. Questo è la testimonianza di una strategia coerente, impostata sul concetto di lusso inclusivo».

La borsa Postina costa infatti dai 400 agli 800 euro e fin dall’inizio, aggiunge Zanellato, «abbiamo stabilito che il prezzo dovesse restare al di sotto dei 1000 euro. Perché il lusso deve essere anche democratico».

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