Imballaggi per il pet food, il gruppo Inn Flex corre: ricavi oltre gli 80 milioni

L’azienda con sede a San Giovanni al Natisone e un impianto a Villesse al traguardo dei 20 anni. Per l’anno in corso sono previsti 6,5 milioni di investimenti. I mercati esteri pesano per il 67%

Maura Delle Case

Un gruppo specializzato nella produzione di imballaggi flessibili ad alta tecnologia per il pet food, un settore in forte evoluzione, dove qualità, funzionalità e sostenibilità del packaging sono diventati elementi centrali.

Inn Flex, quartier generale a San Giovanni al Natisone e altre quattro società, di cui una a Villesse e tre in Serbia, è oggi un punto di riferimento europeo per questo comparto, grazie a una filiera integrata e un know-how costruito in decenni di esperienza che consegnano alla compagna risultati in costante crescita. Numeri alla mano.

Negli ultimi tre anni il fatturato di Inn-Flex ha messo a segno una progressione positiva del 78% confermata nel 2024: l’anno scorso il gruppo ha registrato ricavi aggregati pari a 78,7 milioni, con un Ebitda consolidato di 8,4 milioni.

La previsione per il 2025 conferma il trend con 82,3 milioni di fatturato e 9,2 milioni di margine operativo lordo.

Il 67% dei ricavi è generato all’estero, mentre il 33% riguarda il mercato italiano, quota che copre il 35% del segmento pet food nazionale.

Risultati che consentono al gruppo di mettere mano al “portafoglio” programmando per l’anno in corso nuovi investimenti, per 6,5 milioni, finalizzati a potenziare impianti e processi, ma anche a sviluppare soluzioni di imballaggio riciclabili e ad alto valore ambientale, in linea con le richieste dei clienti e delle normative europee.

A rendere competitivo il modello produttivo di Inn Flex è la gestione diretta dell’intera catena del valore: dalla produzione del film in PE, alla stampa, laminazione e formatura dei sacchi.

Lo stabilimento di San Giovanni al Natisone conta 130 dipendenti e gestisce annualmente oltre 4.500 ordini e 3.000 tipologie di stampa. Complessivamente, il gruppo impiega 368 persone tra Italia e Serbia.

Per Inn Flex il 2025 non è un anno qualunque: il 12 luglio la capogruppo taglierà infatti il traguardo dei 20 anni di attività.

Una ricorrenza importante che celebra la visione di Innocente Volpato, imprenditore che fin dagli anni Novanta intuì le potenzialità del mercato del pet food, che allora era agli albori ma che oggi, con oltre 66,5 milioni di animali da compagnia nelle case italiane, è un mercato maturo e dinamico.

«In questi vent’anni Inn Flex ha saputo innovare, mantenendo salde le proprie radici nei valori della famiglia Volpato», sottolinea David Tomasin, amministratore delegato dell’azienda.

«Guardando al futuro, puntiamo a una crescita strutturata e a investimenti mirati per offrire soluzioni di packaging sempre più sostenibili, capaci di rispondere alle sfide di un mercato in continua evoluzione e alle aspettative di consumatori sempre più consapevoli».

Tornando alle origini, la storia di Inn Flex affonda negli anni ’60 quando Innocente Volpato, scomparso nel 2015, e i fratelli della moglie, Alberto e Luigi Nicolin, iniziarono a recuperare e rivendere sacchi industriali in carta alle cartiere.

Da questa esperienza artigianale nacque l’idea di produrre in autonomia gli imballaggi, portando nel 1969 alla fondazione di I.P.I. – Industria Padovana Imballaggi a San Pietro in Gu, in provincia di Padova.

Nel 1986 la famiglia Volpato si trasferisce in Friuli Venezia Giulia, acquisendo a Gorizia Genca SpA, società specializzata nella produzione di sacchi in carta.

Due anni dopo, nel 1988, I.P.I. entra nel nascente mercato del packaging per pet food, intuendo le enormi potenzialità del settore, allora agli albori in Italia.

Nel 1992 nasce Novasac Srl, seguita dal figlio Paolo Volpato, con un focus crescente sul packaging in carta trattata anti grasso.

Ed è invece nel 2005, 20 anni fa, che viene fondata Inn Flex, segnando il passaggio decisivo verso la produzione di film plastici flessibili, tecnici e resistenti, rivolti a Gdo e negozi specializzati. —

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