Illycaffè confermata azienda etica BCorp. Scocchia: «I prezzi resteranno fermi»

L’ad: «La tempesta sul caffè causata dalla speculazione. Non vogliamo scaricare gli aumenti sui consumatori»
Lasorte Trieste 20/12/23 - Via Flavia, Stabilimento Illycaffè, 1933 - 2023, 90 Anni Illy,
Lasorte Trieste 20/12/23 - Via Flavia, Stabilimento Illycaffè, 1933 - 2023, 90 Anni Illy,

La triestina Illycaffè conquista ancora una volta la certificazione B Corp, che premia la sostenibilità etica e ambientale dell’azienda, «grazie al costante impegno lungo la filiera e alla sua capacità di generare un impatto positivo verso i dipendenti e le comunità di riferimento».

Si tratta di un riconoscimento che viene rilasciato dall’organizzazione internazionale B Lab e prevede la revisione dell’analisi ogni tre anni. Nel 2024 Illycaffè, che nel 2019 ha è diventata società benefit, ha ottenuto il punteggio di 90,4: «Siamo orgogliosi del risultato raggiunto che testimonia il nostro impegno a crescere in modo sostenibile, responsabile e trasparente – afferma l’ad Cristina Scocchia. - Oggi più che mai anche il settore privato deve fare la propria parte per sostenere la transizione verso modelli che garantiscano il futuro delle persone e dell’ambiente». Fra i progressi riconosciuti all’azienda presieduta da Andrea Illy c’è la costituzione di una task force aziendale sulle tematiche Esg, i risultati dell’Università del Caffè che dopo 25 anni di attività ha formato oltre 348 mila persone e l’impegno nella lotta al cambiamento climatico.

Scocchia annuncia che Illycaffè «sta superando gli obiettivi del piano industriale» che investe 120 milioni per il raddoppio della capacità produttiva a Trieste. Ma intanto il mercato del caffè resta sotto pressione a causa di un rally continuo dei prezzi: «È una situazione preoccupante. Tra il 2022 e il 2023 – spiega Scocchia – abbiamo subito un rincaro del costo della materia prima del 17%. Tuttavia per ora non prevediamo aumenti», dice ancora l’ad. «Essendo una B-Corp, un'azienda etica, cerchiamo di non scaricare il costo sui consumatori anche a costo di comprimere i nostri margini. Questo picco della qualità Arabica sopra quota 200/220 non si spiega solo con la siccità in Vietnam ma è anche conseguenza della speculazione perché molti fondi hanno acquistato future sul caffè».

Intanto l’azienda ha firmato un accordo di distribuzione di quattro anni sull’e-commerce in Cina con Hangzhou Onechance Tech per la distribuzione in esclusiva del caffè triestino sui canali dell’e-commerce: «La partnership sta entrando nel vivo nonostante la situazione geopolitica stia diventando difficile. Da una parte il ritorno dei dazi e l’isolazionismo da parte degli Stati Uniti, dall’altro la crisi di Suez che comporta un aumento dei noli dei container del 50% verso Cina e Asia»

Nel 2023 Illycaffè ha intanto ridotto del 12,9% il proprio fabbisogno energetico grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili, cresciuto del 19%: «Un risultato reso possibile anche grazie alla messa a punto di un nuovo software per le macchine tostatrici, che ha permesso di ridurre del 20% i consumi in fase di stand-by. Una catena di fornitura responsabile è parte fondamentale della nostra strategia di sviluppo che si realizza attraverso le tecniche dell’agricoltura rigenerativa introdotte nelle piantagioni», sottolinea Scocchia.

La stessa certificazione B Corp riconosce anche l’equità salariale: «In ogni Paesi in cui siamo presenti sosteniamo la parità di genere e l’inclusione. Nel 2023 il rapporto fra la retribuzione media delle donne rispetto a quella degli uomini che ricoprono lo stesso livello aziendale è pari al 97,2%. Contiamo di azzerare anche questa minima differenza nei prossimi anni».

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