Idrogeno per scaldare la casa dalla joint venture di e-Novia e Sit

Il primo esemplare del sistema di stoccaggio sarà installato in una residenza privata in Veneto

La redazione

A poco più di un anno dalla sua fondazione, la joint venture Hybitat realizza il primo sistema di stoccaggio di idrogeno ad uso residenziale, con una capacità di 200 kWh di energia.

In anticipo rispetto ai piani di sviluppo, la società fondata dalla padovana Sit e dalla milanese e-Novia lo installerà nel primo trimestre 2025, in una residenza privata in Veneto, all’interno di un contesto architettonico del XVIII secolo.

Hybitat ha la possibilità di immagazzinare sotto forma di idrogeno l’eccesso di energia elettrica generata d’estate dai pannelli fotovoltaici per soddisfare i fabbisogni energetici invernali. Il sistema di stoccaggio “Long Duration Energy Storage” è in grado di conservare l’energia elettrica dei pannelli fotovoltaici sotto forma di idrogeno ottenuto con l’elettrolisi dell’acqua e restituirla all’utente, grazie a un processo elettrochimico di generazione senza combustione.

«Il settore energetico è in continua evoluzione e così anche le soluzioni per la generazione e stoccaggio di energia pulita – spiega Tomaso Valdinoci, Chief Strategy and Product Officer di Sit –. Nonostante il quadro regolamentare sfidante e non stabile, crediamo che i sistemi di stoccaggio dell’energia rinnovabile saranno un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Europa in particolare si è data».

«Per questo – continua Valdinoci –, abbiamo sviluppato Hybitat, che unisce le competenze di Sit nella gestione in piena sicurezza delle tecnologie che usano gas ed in particolare l’idrogeno, in contesti residenziali, e quella di e-Novia nello sviluppo software, necessario per far dialogare l’accumulatore con la casa intelligente».

La joint venture ha previsto un piano di investimento congiunto di 13 milioni.

Il progetto, avviato nel 2023, nasce per fornire una soluzione residenziale alla necessità di bilanciare la generazione rinnovabile di energia elettrica, per sua natura discontinua, con la domanda di energia attraverso un sistema innovativo.

Sit ha voluto entrare da pioniere in questo ambito al fine di dotare le abitazioni, anche tramite queste modalità, dell’energia pulita necessaria al funzionamento degli impianti di riscaldamento, di ventilazione e di climatizzazione, riducendo così le emissioni di Co2.

Quello dello stoccaggio dell’energia elettrica è un segmento su cui punta la Sit di Federico de’ Stefani. Entro il 2040 il mercato potenziale totale per il “Long Duration Energy Storage” potrebbe rappresentare l’equivalente del 10% di tutta l’elettricità consumata, passando da 1,5 a 2,5 terawatt di capacità globale.

Inoltre, si prevede che il mercato dell’idrogeno verde raggiungerà un fatturato di circa 1.300 miliardi di euro entro il 2050, fornendo il 25% del fabbisogno energetico mondiale.

Solo in Italia si registrano a fine 2023 circa 1,6 milioni di impianti solari di cui più dell’86% sono di tipo residenziale (con una potenza minore ai 12 KW). I nuovi impianti realizzati nel 2023 sono stati circa 371 mila 500, erano 205 mila 806 nel 2022 contro i 79 mila 878 nuovi impianti del 2021. E la crescita continua in maniera sostenuta.

Relativamente ai sistemi di storage abbinati agli impianti fotovoltaici, si passa da un totale di 75 mila 402 nel 2021 ai 227 mila 477 nel 2022, fino agli oltre 287 mila dello scorso anno. —

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