Hibot sceglie Bnp: robot giapponesi made in Veneto

La partnership tra lo spin-off del Tokyo Institute of Technology e l’azienda di Pianezze è stata favorita da Considi

La redazione
GIANNI DAL POZZO - AMMINISTRATORE DELEGATO CONSIDI
GIANNI DAL POZZO - AMMINISTRATORE DELEGATO CONSIDI

Sistemi robotici di ultima generazione, sviluppati in Giappone per operare in ambienti ad alto rischio per l’uomo, verranno realizzati anche nel Vicentino. È il risultato della partnership tra Hibot, spin-off del Tokyo Institute of Technology e realtà pionieristica nella robotica per ispezioni e manutenzioni, e della Bnp di Pianezze, azienda specializzata in soluzioni ergonomiche per la produzione. A favorire l’incontro è stata Considi, società di consulenza manageriale che a maggio ha rafforzato il legame con Bnp entrando nel capitale con una quota del 10%.

Fondata nel 2004 da tre ingegneri – tra cui l’italiano Michele Guarnieri – Hibot è nota per i suoi robot “zoomorfi”, ispirati ai serpenti, capaci di muoversi in condotte, serbatoi e linee ad alta tensione senza interrompere i servizi. Tra i progetti più avanzati spicca il “Float Arm”, un braccio di 7 metri progettato per ispezionare grandi serbatoi e ambienti con gas nocivi.

La tecnologia nasce dall’esperienza maturata con Ct-Arm, impiegato nello smantellamento del reattore 1 di Fukushima Daiichi. Oggi Hibot conta circa 40 ingegneri e investitori internazionali che credono nel suo sviluppo. Bnp, realtà veneta da 5 milioni di fatturato, è diventata uno dei partner strategici per la produzione europea dei bracci robotici Hibot. A giugno 2025 ha completato la prima serie di tre Float Arm e altre unità sono previste entro l’anno. «Hibot ha scelto la nostra filiera per la flessibilità e la capacità di adattamento» spiega l’Ad Carlo Pettenon «elementi decisivi in una fase di pre-industrializzazione».

Per Considi, questa operazione è una conferma della propria missione. «Siamo cerniera tra l’innovazione giapponese e le eccellenze manifatturiere italiane» sottolinea il presidente Fabio Cappellozza «con l’obiettivo di unire crescita sostenibile e valore umano». L’amministratore delegato Gianni Dal Pozzo aggiunge: «Questa iniziativa consolida una relazione storica con Hibot e dimostra come le competenze locali possano inserirsi in un percorso globale di innovazione». La collaborazione tra Hibot e Bnp si propone come un modello virtuoso: unire ricerca internazionale e saper fare veneto.

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