Golden Goose pensa all’Ipo, in cda nominato l’ex Gucci Bizzarri

In attesa che si realizzi la promessa della quotazione di Golden Goose, il marchio veneto celebre nel mondo per le sue sneakers di lusso ha licenziato i conti del primo trimestre. Il brand con base a Marghera ha mostrato numeri ancora in crescita, nonostante il momento non facilissimo per il mondo del lusso, con ricavi in progresso del 12 per cento a 148 milioni di euro, con una crescita del 20% nel network di negozi diretti, in tutto 195 nel mondo. La marginalità cresce a doppia cifra, con un Ebitda rettificato di 54 milioni (+17%) e un utile operativo rettificato di 40 milioni (+17%). L'indebitamento netto è pari a 505 milioni.
Silvio Campara, amministratore delegato del gruppo, ha lodato l’andamento del primo scorcio dell’anno, sottolineando come la strategia resti concentrata sullo sviluppo della rete di negozi e sulle estensioni del brand. «L'ottimo risultato del primo trimestre dell'anno, che si costruisce su un eccellente esercizio finanziario 2023, dimostra che la nostra proposta unica, che si connette veramente con i consumatori, è efficace anche nell'attuale contesto di mercato difficile» ha sottolineato Campara.
«I nostri prodotti fatti a mano - ha sottolineato - continuano a catturare cuori e menti, come dimostrato di recente all'inaugurazione di HAUS a Marghera». Guardando avanti Campara sottolinea come il focus sarà «progredire le priorità strategiche che ci hanno reso finora un successo, accelerando il nostro portfolio di prodotti tra sneakers, abbigliamento Ready-To-Wear, borse e accessori, mentre espandiamo la nostra presenza e cresciamo nel canale direct-to-consumer e coltiviamo il marchio Golden».
Per il momento non sono stati forniti nuovi dettagli sull’iter che dovrebbe portare il brand sul mercato dei capitali. Si sa che il percorso sta continuando e l’ingresso dell’ex presidente e ceo di Gucci, Marco Bizzarri, nominato membro del consiglio di amministrazione, è un segnale importante in termini di governance, guardando al dossier Ipo.
Nei mesi scorsi si era ipotizzato per il gruppo, controllato dal fondo Permira, una valutazione sul mercato attorno ai 3 miliardi. Si vedrà, dell’ipotesi di sbarco sui mercati finanziari si vocifera ormai da circa un triennio.
Nata nel 2000, Golden Goose si è sviluppata negli anni operando una rivoluzione nel mondo del lusso con le sue sneakers fatte a mano, alcune delle quali sono diventate icone nel mercato. Alta qualità, attenzione ai dettagli e un aspetto "vissuto" sono diventati i tratti distintivi di Golden Goose. Il gruppo nel 2023 ha chiuso con ricavi a 587 milioni di euro.
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