Fincantieri seleziona i Maestri del mare 17 mila candidati per il cantiere 4.0

Fincantieri forma le nuove tute blu dell’era digitale: una novantina saranno già inserite prima dell’estate. Oggi a Roma, presente l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero, sarà presentato il progetto Maestri del Mare, che si propone di formare in casa le maestranze della cantieristica 4.0 che dovranno possedere competenze anche per gestire i processi di automazione.
«Si tratta di percorsi di apprendimento di mestieri che creano valore, gli addetti alla costruzione delle grandi navi italiane, un vero e proprio investimento in conoscenza tecnica, basato su una visione strategica di mercato e coscienza civile, per Fincantieri e per il sistema Paese», ha sottolineato il Ceo del colosso navalmeccanico Pierroberto Folgiero che anche su questi obiettivi ha confezionato il suo piano industriale. Il gruppo conta su circa 20mila dipendenti e di questi il 52% lavora in Italia.
In pochi mesi si sono già presentati alle selezioni oltre 17.000 candidati provenienti da tutto il Paese che il gruppo sta selezionando attraverso test psico-attitudinali, interviste telefoniche, prove tecniche e colloqui individuali. Destinazione i nove stabilimenti italiani del colosso navalmeccanico: da Monfalcone a Marghera, da Sestri Ponente a Palermo e Castellammare di Stabia. Oggi partono i primi due corsi di formazione per addetti ai controlli dimensionali e alla conduzione degli impianti navali, che coinvolgeranno 30 nuovi apprendisti provenienti da tutta Italia.
Il gruppo ha già pianificato per i prossimi mesi altri quattro corsi per formare anche operatori navali e gruisti/imbragatori, che porteranno l’inserimento delle prime 90 persone prima dell’estate.
Il gruppo di Folgiero, che nel 2022 ha fatto solo in Italia 800 assunzioni di cui 45% under 30, collabora qui con Distretto Italia che riunisce oltre 50 aziende e istituzioni del Consorzio Elis per far incontrare il bisogno di profili professionali delle imprese con i giovani in cerca di occupazione. Nel piano c’è l’idea di costruire il meglio dell’industria navalmeccanica creando una nuova classe di tute blu dell’era digitale con un addestramento retribuito. Folgiero vuole formare quella che chiama «testa d’opera», capace cioè «di riavvicinare gli italiani alla produzione, al lavoro operaio qualificato, alle nuove tecnologie, agli elevati standard di eccellenza che contraddistinguono i nostri prodotti».
Il percorso di addestramento viene retribuito con una indennità di formazione di 1.000 euro al mese. Durante i corsi i candidati potranno acquisire competenze anche digitali, di automazione e robotica previsti dal piano industriale del gruppo che punta ad accelerare il processo di digitalizzazione dei cantieri. Si imparerà anche il lavoro di squadra con la prospettiva, già durante il percorso di formazione, di assunzione diretta nei nove stabilimenti italiani del colosso navalmeccanico.
Sono previste agevolazioni al trasferimento, anche anche dopo l’assunzione, per chi proviene da regioni diverse da quella della sede di lavoro. Nel progetto c’è l’idea di costruire la nuova manodopera destinata all’industria navalmeccanica. Già al recruiting day organizzato nell’aprile scorso a Monfalcone le candidature erano state 2.300. Le domande pervenute a partire da metà marzo attraverso il portale della Regione erano state centinaia.
Un maxi-reclutamento per oltre 500 profili organizzato con i Servizi per il lavoro della Regione, per fronteggiare l’incremento di carico produttivo acquisito dal gruppo, che ha commesse fino al 2027 per un valore complessivo di oltre 34 miliardi di euro e 109 navi, di cui una quota importante per il cantiere di Monfalcone.
Riproduzione riservata © il Nord Est