Fidimpresa Friulveneto, nel semestre utile a 466 mila euro
Il monte affidamenti raggiunge i 457 milioni. Zanon: «I numeri certificano la bontà della fusione»

Fidimpresa Friulveneto chiude la semestrale al 30 giugno 2025 con un risultato netto di circa 466 mila euro, «perfettamente in linea con i budget predisposti al momento della fusione», informa il Consiglio di amministrazione dopo l’approvazione del documento.
Il bilancio, sottolinea la società, «conferma la solidità del nuovo Confidi nato a inizio anno dall’unione di Fidi Impresa & Turismo Veneto e Confidi Friuli e la capacità di rafforzare ulteriormente la propria presenza a sostegno delle imprese del Nordest».
Al 30 giugno Fidimpresa Friulveneto può contare su un Cet1 del 38%, oltre 100 milioni di risorse a disposizione per il tessuto imprenditoriale tra fondi rischi, patrimonio e disponibilità e un monte affidamenti di circa 457 milioni di euro. Numeri che testimoniano la forza di un intermediario vigilato, rimarca il Cda, capace di supportare in modo concreto le oltre 26 mila imprese socie.
«Abbiamo costruito un soggetto economico più forte, che unisce territori complementari. Friuli Venezia Giulia e Veneto possono ora contare su un Confidi che ha dimensioni, mezzi e prospettiva per affrontare le sfide del credito, mettendosi al servizio del tessuto produttivo», sottolinea il presidente di Fidimpresa Friulveneto Massimo Zanon. «La bontà della fusione è certificata dai numeri: oggi siamo il secondo Confidi del Nordest e tra i primi in Italia per solidità patrimoniale».
Sulla stessa linea il vicepresidente Cristian Vida. «La semestrale ci consegna un quadro estremamente positivo. Siamo soddisfatti del risultato perché conferma che la scelta della fusione è stata non solo lungimirante, ma anche coerente con le esigenze delle imprese. Oggi possiamo offrire strumenti più solidi e una capacità di intervento che pochi altri Confidi in Italia hanno».
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