Ricavi in contrazione per la Eurotech, ma nel 2025 gli ordini sono in forte ripresa
La semestrale certifica 21,5 milioni di fatturato (-26,8%). Le commesse ad agosto sono superiori al turnover 2024

Il gruppo Eurotech chiude un nuovo semestre con ricavi in contrazione. La multinazionale con headquarter ad Amaro, attiva nella progettazione, nello sviluppo e nella fornitura di Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT), quotata dal 2005 sul segmento Star di Borsa Italia, ha approvato i risultati al 30 giugno con 21,5 milioni di fatturato consolidato, -26,8% rispetto ai 29,3 milioni dello stesso periodo 2023.
Il segno meno si deve al rallentamento della raccolta ordini nel secondo semestre dell’anno scorso, figlia della crisi che il settore industriale ha vissuto in particolare in Europa, una tendenza invertita quest’anno, fa sapere la società nella nota diffusa a margine del via libera dato dal Cda ai conti semestrali: alla fine di agosto il valore complessivo della raccolta ordini ha già raggiunto il valore registrato nell’intero esercizio 2024. Il gruppo prevede quindi per la seconda metà dell’anno ricavi superiori a quelli dello stesso periodo 2024 e un’inversione di tendenza sul margine operativo lordo che tornerà positivo.
A trainare la ripresa tre fattori: la riattivazione del business Adas in Germania, quasi azzerato nella seconda metà del 2024, una ripartenza del business nel ferroviario e la raccolta di ordini in Giappone per nuovi prodotti custom.
Tornando alla semestrale, oltre ai ricavi si sono ridotti anche il primo margine consolidato, passato da 14,5 milioni a 10,6, pur mantenendo la stessa incidenza percentuale sul fatturato, intorno al 49%. L’Ebitda consolidato è diminuito a sua volta, da -3,5 milioni a -5,5 milioni, il risultato netto di gruppo ha chiuso con una perdita di 7,7 milioni rispetto a quella di 5,5 del 2024.
Come detto, il risultato del primo semestre è conseguente al rallentamento degli ordini nella seconda metà dell’anno scorso. A pagare il prezzo più alto sono stati il mercato europeo – tedesco in particolare –, con una contrazione del 30,1% dei ricavi, e quello statunitense, con una perdita di fatturato del 73,2%, mentre ha tenuto l’area giapponese, con un aumento del +12,2%.
Il gruppo ha registrato nel corso del semestre una riduzione dei costi operativi pari al 12%, legata in particolare all’utilizzo del contratto di solidarietà (in scadenza tra una settimana) e alla riduzione del personale nell’ambito di una procedura di licenziamento su base volontaria cui hanno aderito tra Amaro e la società inglese 9 persone. Il gruppo Eurotech conta a oggi 6 società tra Italia, Usa, Inghilterra, Germania e Giappone, per un totale di 330 dipendenti.
La semestrale certifica inoltre un miglioramento dell’indebitamento finanziario netto, passato da 20,4 milioni a 18,7, grazie anche al versamento di 5 milioni per un futuro aumento di capitale da parte del socio di maggioranza relativa Emera.
Nella seconda metà dell’anno, la società, che da giugno è guidata dal nuovo amministratore delegato Massimo Milan (subentrato a Paul Chawla), proseguirà le iniziative di razionalizzazione e ridisegno della struttura operativa, con particolare focus – si apprende ancora nella nota diffusa a margine della semestrale segnatamente all’evoluzione della gestione – sulle opportunità di integrazione verticale a livello operativo tra le controllate e la capogruppo. Il tutto con l’obiettivo di ottenere una ulteriore riduzione dei costi operativi e massimizzare la performance del secondo semestre abbassando il punto di pareggio per l’anno prossimo.
Riproduzione riservata © il Nord Est