Estrima pronta al rilancio: l’accordo con le banche è a portata di mano
A dicembre 2024 l’azienda aveva dato avvio alla procedura di composizione negoziata della crisi. Con la delibera del Mediocredito Centrale la società potrà firmare l’intesa con il ceto bancario. Il gruppo ha chiuso il 2024 a 33,3 milioni di fatturato, occupa complessivamente
un centinaio di persone

Il semaforo verde è ormai pronto ad accendersi. Con l’ultima, attesa delibera del Mediocredito Centrale sulle garanzie a copertura di quasi tutti i finanziamenti bancari pregressi, il gruppo Estrima – realtà pordenonese quotata su Euronext Growth Milan e costruttrice di cabine per veicoli industriali e del quadriciclo elettrico Birò – vedrà finalmente spianarsi la strada verso l’uscita dalla procedura di composizione negoziata, avviata nel dicembre 2024 dopo il mancato accordo con le banche creditrici. A quella data, la posizione finanziaria netta della società ammontava a 7 milioni di euro.
Un passaggio atteso da mesi, fondamentale per mettere in sicurezza i conti e dare piena attuazione al piano di rilancio, che è ormai a portata di mano.
A confermarlo, l’amministratore delegato Gianfranco Moretton: «La procedura di composizione negoziata è oramai in dirittura d’arrivo. Le banche e l’azienda hanno già assentito alla manovra finanziaria, in attesa della delibera da parte di Mediocredito Centrale relativamente alla riconferma delle garanzie sui finanziamenti accesi a suo tempo da Estrima». «La delibera è arrivata ieri per la maggior parte dei finanziamenti – fa sapere il manager –: ora è atteso solo l’ultimo atto che consentirà di procedere alla firma del contratto».
L’accordo prevede la prosecuzione dell’ammortamento del debito bancario, garantito dall’intervento di Mediocredito, e l’implementazione del piano industriale. Una soluzione che mette al riparo i rapporti con gli istituti finanziatori e consente alla società di concentrarsi sulla crescita.
Un futuro che, secondo il management, è già partito: «Questi primi sei mesi dell’anno – continua Moretton – sono andati abbastanza bene. Abbiamo garantito ai clienti la fornitura dei nostri prodotti ai clienti con soddisfazione. Adesso ci prepariamo a rilanciare un piano operativo al quale daremo seguito nei prossimi mesi».
Il 2024 si è chiuso per il gruppo con un fatturato di 33,3 milioni, in contrazione rispetto ai 43,3 milioni dell’anno precedente, dovuta in particolare, nel settore delle cabine, al rallentamento dell’economia tedesca.
Nella primavera del 2025 in società ha fatto il suo ingresso la padovana Zetronic, società specializzata in meccatronica e componentistica per l’automotive, controllata dalla famiglia Fulchir, che con un aumento di capitale da 3 milioni ha rilevato il 52% del capitale sociale del gruppo pordenonese con l’obiettivo di rilanciarlo, anche grazie a un’integrazione con la controllante. Un’operazione che ha rafforzato la struttura patrimoniale e rilanciato l’azienda con una rinnovata governance.
Il nuovo Consiglio di amministrazione oggi è presieduto da Giorgio Beretta. Ne fanno parte anche Gianfranco Moretton, confermato amministratore delegato e investor relator, e Marcello Marinelli, anch’egli nominato amministratore delegato. Di nuova nomina è anche il Cfo Dario Casarsa.
Estrima è un gruppo specializzato nella produzione di veicoli elettrici e cabine di sicurezza per veicoli agricoli e industriali. Il gruppo, che è strutturato per coprire un business ampio nel mondo della mobility as a service, ricomprende oltre a Estrima, che svolge attività di R&S, progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli elettrici con il marchio Birò, anche Brieda e C , società attiva da oltre 50 anni e specializzata nella produzione di cabine di sicurezza per veicoli agricoli e industriali, e Sharbie, società di sharing e noleggio professionale di veicoli. Attualmente il gruppo dà lavoro a un centinaio di persone.
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