Electrolux taglia la produzione di elettrodomestici in Europa
Sotto la scure della multinazionale svedese finisce lo stabilimento ungherese dedicato alla produzione di frigoriferi

Il piano di riassetto della multinazionale svedese ventilato qualche mese fa, nell’ambito del quale era prevista anche una rivisitazione della capacità produttiva del gruppo – e che aveva anche portato all’individuazione di 4000 esuberi nel mondo, di cui poco più di 200 in Italia – ha individuato nello stabilimento ungherese di frigoriferi il sito da chiudere.
La fabbrica di Nyíregyháza, in Ungheria cesserà la produzione a inizio 2024.
La decisione comporta costi di ristrutturazione per circa 550 milioni di corone svedesi (circa 50 milioni di euro), che saranno riconosciuti come una voce una tantum che incide sull'utile operativo per l'area di business Europa per il primo trimestre del 2023.
La decisione – come detto – fa seguito a un riesame della necessità di capacità produttiva, compresa una valutazione della competitività dello stabilimento di Nyíregyháza.
La fabbrica, che produce frigoriferi, stabilimento “gemello” di quello di Susegana, ha circa 650 dipendenti e produce frigoriferi. L'obiettivo strategico è quello di ottimizzare le operazioni di produzione dei frigoriferi dal punto di vista dei costi sia attraverso l'outsourcing che la produzione interna, beneficiando così delle dimensioni del Gruppo.
Electrolux aggiunge che questa decisione implica che i restanti investimenti in prodotti frigoriferi, che fanno parte delle iniziative globali di investimento ed efficienza precedentemente annunciate di 8 miliardi di corone svedesi e che sono iniziate nel 2018, saranno valutati e reindirizzati.
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