Electrolux supera le attese trainata dal mercato americano
Nel terzo trimestre 2025 la multinazionale del bianco ha registrato vendite complessive in leggero calo (-2,9%), ma l’utile operativo è in netto miglioramento

Il lieve calo del fatturato resta specchio di un «mercato complesso», come lo definisce l’amministratore delegato Yannick Fierling, ma i risultati di Electrolux nel terzo trimestre 2025 superano le previsioni del gruppo svedese e degli analisti. La trimestrale è stata chiusa infatti con un utile operativo di 890 milioni di corone, pari a 81,6 milioni di euro e a un margine del 2,8%, contro i 349 milioni di corone (e l’1,0% in termini percentuali) del terzo trimestre 2024. Un incremento dovuto soprattutto al miglioramento dei risultati in Nord America e immediatamente premiato dalla borsa di Stoccolma, che ha visto aumentare di 14 punti la quotazione del titolo.
Come detto, le vendite complessive del trimestre, in flessione dai 33.286 milioni di corone del 2024 (3.052 milioni di euro) ai 32.318 di quest’anno (2.964 milioni di euro). In termini percentuali è un -2,9%, ma che corrisponde a una crescita organica (cioè a parità di perimetro) del 4,6%, inferiore peraltro al +6,2% del 2024. L’utile operativo, come detto, è stato di 890 milioni di corone, in netto miglioramento rispetto al dato 2023, l’utile netto di 192 milioni di corone, pari a 17,6 milioni di euro, l’utile per azione di 0,71 corone (circa 6,5 centesimi di euro).
In calo invece il flusso di cassa operativo dopo gli investimenti, positivo per 624 milioni di corone (57,2 milioni di euro), ma inferiore a quello del 2024 (1.053 milioni), a causa di un maggiore incremento stagionale dei crediti e di livelli di inventario relativamente elevati.
A trainare la crescita organica, come detto, soprattutto il Nordamerica, dove la domanda si è mantenuta solida nonostante l’impatto dei dazi Usa, che non hanno inciso neppure sull’utile, segno che l’azienda è riuscita a scaricare sul mercato i costi aggiuntivi. Più contenuto l’incremento organico delle vendite in Europa, Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa, mentre in America Latina l’andamento è rimasto stabile sui buoni livelli del 2024.
Guardando più nello specifico le singole aree, in Europa la domanda ha mostrato un lieve recupero, mentre ha registrato una flessione in Asia-Pacifico. Quanto all’America Latina, meglio l’Argentina del Brasile, dove la domanda è stata frenata da inflazione e tassi d’interesse elevati. Il mercato nordamericano ha dato risultati migliori anche in termini di redditività, con una dinamica dei prezzi più premiante rispetto all’Europa, mentre sul risultato operativo in Sudamerica ha pesato negativamente la componente valutaria.
Nonostante il buon bilancio del trimestre, favorito anche dalle riduzioni di costo (800 milioni di corone) legate alle politiche di efficientamento su ingegneria di prodotto e forniture, Electrolux ha rivisto al ribasso le previsioni di spesa sugli investimenti, ora stimate tra 3,5 e 4 miliardi di corone, contro una precedente previsione di 4–5 miliardi.
Il gruppo, in ogni caso, prosegue gli investimenti in innovazione e marketing, considerati fondamentali per mantenere la rilevanza dei marchi e offrire prodotti innovativi come la nuova gamma di lavastoviglie Aeg, basata su una piattaforma completamente ridisegnata.
«Proseguiamo con successo – queste le parole di Fierling – nei programmi di efficienza e continuiamo a investire in innovazione e attenzione al consumatore».
Buone notizie per il gruppo, come noto, anche da Porcia, dove i lavoratori hanno detto sì alla proposta dell’azienda di lavorare 4 sabati (3 a novembre e 1 a dicembre, con turni da 6 ore) per soddisfare una richiesta aggiuntiva di 22 mila lavatrici. Al referendum di mercoledì hanno votato 427 lavoratori, pari al 75% dei presenti in fabbrica: 292 i sì, per un consenso del 68%.
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