Domori ricapitalizza: iniezione da 5 milioni per risanare le perdite
A pesare sui conti della società la ristrutturazione dello stabilimento produttivo in provincia di Torino e l’impennata dei costi del cacao

Nuova iniezione di capitali per Domori, la cioccolateria controllata dal Polo del Gusto di Riccardo Illy. L’azienda ha chiuso il bilancio 2024 con una crescita del fatturato (+12%) a 29,5 milioni e delle vendite (+19%) a 19,1 milioni, ma ha registrato anche una perdita di 5,8 milioni, in aumento rispetto al rosso di 4,1 milioni del 2023. A pesare sui conti della società la ristrutturazione dello stabilimento produttivo di Streglio di None, in provincia di Torino, e l’impennata dei costi della materia prima, con le fave di cacao che in due anni hanno quintuplicato i prezzi, raggiungendo gli 8,5 dollari al chilo.
Da qui la scelta di ricapitalizzare. Dopo l’intervento di fine 2024 –1 milione e mezzo cash e 3,5 milioni di contribuzione crediti – il Polo del Gusto è intervenuto a maggio con altri 5 milioni di euro per risollevare il marchio storico di cioccolato. Un’operazione che «si inquadra nel sostegno fornito a Domori in ragione delle difficoltà incontrate l’anno scorso e che si innesta sulle ottime performance registrate a inizio anno», spiega Angelo Manca, direttore generale del Polo del Gusto. A fine dicembre alla guida di Domori è arrivato l’ad Giacomo Biviano, manager storico di casa Illy, che ha impresso un nuovo passo all’azienda: nei primi cinque mesi dell’anno le vendite hanno superato il budget, mentre nel mese di maggio si è registrato un incremento del +16% rispetto allo stesso periodo del 2024.
«Biviano ha subito dato una sferzata significativa lato commerciale e lato costi. È stato fatto un grandissimo lavoro sul fronte dell’approvvigionamento e della gestione del circolante», sottolinea Manca, puntualizzando che più della metà dei 5,8 milioni di perdite è legata alla svalutazione della partecipata Prestat, che pesa per 3 milioni di euro. L’obiettivo ora è tornare all’utile già nel 2025. «Il piano appena approvato prevede 3,4 milioni di Ebitda per il 2026, una ripresa piuttosto ripida», aggiunge Manca, che conferma la fiducia del Polo del Gusto «supportata dai risultati già tangibili. Prevediamo che Domori torni in utile quest’anno con Ebitda ampiamente positivo a 1,5 milioni e vada a migliorare nell’arco del piano fino al 2029, man mano che le iniziative del management verranno messe in atto».
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