Dm Elektron, due fallimenti in un mese: dopo l’azienda di Buja tocca alla società in Romania
Dopo aver portato i libri in tribunale della capogruppo Dm Elektron spa, con sede a Buja, l’amministratore delegato Dario Melchior ha fatto il bis presentandosi all’Ufficio giudiziario del capoluogo friulano per una seconda istanza di autofallimento, stavolta relativa alla controllata Dm Elektron Srl, quest’ultima con sede a Rasnov, in Romania.

BUJA. Secondo fallimento in meno di un mese nel gruppo Dm Elektron.
Dopo aver portato i libri in tribunale della capogruppo Dm Elektron spa, con sede a Buja, l’amministratore delegato Dario Melchior ha fatto il bis presentandosi all’Ufficio giudiziario del capoluogo friulano per una seconda istanza di autofallimento, stavolta relativa alla controllata Dm Elektron Srl, quest’ultima con sede a Rasnov, in Romania.
Riuniti in camera di consiglio, i giudici Francesco Venier (presidente), Annalisa Barzazi e Gianmarco Calienno hanno decretato il fallimento della controllata romena, da anni ormai cuore produttivo del gruppo che a Buja conservava però tutti gli uffici, la progettazione, il reparto R&S e la prototipazione oltre a certe produzioni che il cliente domandava espressamente fossero realizzate interamente in Italia.
Il magistrato Calienno è stato contestualmente nominato giudice delegato, Massimo Roma invece è il curatore fallimentare. La data della prima udienza è stata fissata per il 12 dicembre prossimo.
La procedura corre in parallelo a quella della Dm Elektron Spa, azienda bujese produttrice di schede elettroniche arrivata, negli anni d’oro, a occupare oltre 200 persone ridotte oggi a una 40ina, lavoratori che nei mesi scorso avevano sperato in un epilogo positivo grazie all’arrivo dell’azienda veronese Exor, che a gennaio era entrata con un affitto di ramo d’azienda che avrebbe poi dovuto tramutarsi in acquisto previa omologa del concordato preventivo presentato in tribunale. Conduzione venuta meno dopo che l’omologa non è arrivata e l’imprenditore ha portato di sua iniziativa i libri in tribunale. A dipanare la complessa matassa l’ufficio giudiziario ha chiamato Sante Casonato, che a suo tempo si era già occupato di Dm Elektron e che ora, oltre alla gestione della pratica Exor, dovrà confrontarsi con il collega Roma, essendo le vicende della Spa fortemente legate a quelle della Srl.
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