Dall’Uzbekistan all’Its: accordo per la formazione
Danieli protagonista ieri delle intese raggiunte tra il governo italiano e quello asiatico. Entro la fine dell’anno prossimo arriveranno in Friuli i primi cinque uzbeki

Due intese strategiche, firmate in occasione della visita ufficiale della Presidenza del Consiglio italiano in Uzbekistan, confermano il ruolo centrale di Danieli – tra i principali produttori mondiali di impianti per il settore siderurgico – nella cooperazione bilaterale tra i due Paesi.
Alla presenza del Presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev e della premier Giorgia Meloni, il gruppo friulano – rappresentato da Anna Mareschi Danieli – ha siglato un accordo per l’ammodernamento dell’impianto siderurgico Uzmetkombinat a Bekobod, nei pressi della capitale Tashkent, e un Memorandum of Understanding con l’Its Academy di Udine e il Politecnico di Torino – sede di Tashkent – per l’avvio di un programma di formazione tecnica superiore rivolto a giovani uzbeki.
Il primo riguarda la fornitura di una nuova colata continua, un forno elettrico per la fusione di rottame e minerale preridotto e il revamping del laminatoio per barre vergella. L’obiettivo è aumentare l’efficienza produttiva, migliorare la qualità del prodotto finito e abbattere le emissioni. L’intervento, parte del pacchetto di cooperazione bilaterale annunciato durante la visita ufficiale della delegazione italiana ieri a Samarcanda, consolida la presenza industriale di Danieli in Asia Centrale, dove il gruppo è già attivo con impianti chiave.
Tra i progetti più rilevanti figura il complesso siderurgico della capitale uzbeka, la città più popolosa dell'Asia Centrale, con oltre 3 milioni di abitanti: completato nel 2021, consente la produzione annua di 500.000 tonnellate di prodotti piani zincati e preverniciati.
A Bekobod invece, città industriale situata lungo le rive del fiume Syr Darya, nel sud-est dell’Uzbekistan, vicino al confine con il Tagikistan, è in fase di realizzazione un nuovo minimill per la produzione di coils laminati a caldo da un milione di tonnellate annue basato su tecnologia QSP®. Accanto a questo impianto è infine in corso un importante intervento di ampliamento dello stabilimento esistente Uzmetkombinat, con un investimento da 672 milioni di euro volto a raddoppiarne la capacità produttiva.
Accanto alla parte industriale, c’è come detto anche quella formativa. L’accordo tra Its Academy Udine e il Politecnico di Torino – sede uzbeka – punta a creare un percorso triennale per giovani a indirizzo tecnico. Gli studenti selezionati inizieranno con un primo ciclo formativo linguistico e tecnico in Uzbekistan per poi completare il biennio finale in Friuli, presso la sede dell’Its Academy.
A sostenere l’iniziativa è Danieli, che assicurerà sbocchi occupazionali diretti nei propri stabilimenti italiani ai ragazzi che porteranno a termine il percorso. Il programma rientra nell’attuazione del Memorandum bilaterale sulla migrazione tra Italia e Uzbekistan e vedrà l’arrivo in Friuli dei primi cinque studenti, stando alle previsioni, entro la fine del 2026.
Il modello ricalca quello già attivo tra Danieli, Its friulano, Egitto e salesiani. E non è l’unico. Un altro fronte si sta aprendo infatti anche in Argentina, Paese dove si sta già lavorando per una possibile replica del progetto.
«Questo accordo è il frutto di una visione industriale che coniuga crescita tecnologica, coesione sociale e responsabilità internazionale – spiega Paola Perabò, Presidente dell’ITS Academy Udine –. Siamo orgogliosi di contribuire con azioni concrete al rafforzamento della cooperazione tra Italia e Uzbekistan, mettendo al centro le persone, la formazione e il lavoro qualificato».
Con iniziative attive in Italia e all’estero, Danieli porta avanti una strategia orientata alla valorizzazione dei talenti e alla costruzione di percorsi di crescita condivisa. L’accordo rafforza il ruolo del gruppo non solo come attore industriale, ma anche sociale, capace di unire formazione tecnica e visione a lungo termine.
Coerente con il purpose aziendale – fondato su innovazione, sostenibilità, attenzione alle nuove generazioni e impatto sociale – il progetto conferma anche l’efficacia del modello Its e il posizionamento dell’Italia come hub di riferimento per la formazione tecnica nel cuore dell’Eurasia.
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