Dalla Cina all’Europa: passa da Nord Est la rotta tra il Caspio e l’Italia
L’Ue ha già stanziato 10 miliardi di euro per le infrastrutture: l’attesa è che entro il 2030 passino quattro volte le merci attuali. L’iniziativa del Middle Corridor promette di collegare Oriente e Occidente in appena 12 giorni

Dall’Estremo Oriente all’Europa in 12 giorni. È la promessa della Trans-caspian international transport route, la rotta commerciale combinata via terra, mare e ferrovia che collega la Cina all’Unione europea. Il Middle corridor, alternativa “di mezzo” tra il percorso a Nord che passa per la Russia e quello a Sud che varca il canale di Suez, attraversa cinque Paesi – Cina, Kazakhstan, Azerbaigian, Georgia e Turchia – e approda in Europa attraverso l’Italia. Anzi, attraverso il Nord Est, visto che i due punti nevralgici del percorso coincidono con il porto di Aktau, in Kazakhstan, e quello di Trieste. Protagonisti, domani alla Torre del Lloyd a Trieste, di un incontro organizzato dall’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan in Italia e dal Consolato onorario della Repubblica a Trieste, in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale, per approfondire le opportunità delle relazioni tra i due scali.
I rapporti tra le due sponde, dal Mar Caspio al Mar Adriatico, non sono nuovi. Dal Kazakhstan proviene circa il 30% del greggio che sbarca all’oleodotto Siot Tal. Il settore energetico rimane infatti il primo ambito di cooperazione economica tra Kazakhstan e Italia. L’Italia è il terzo partner commerciale del Paese, dietro solo a Russia e Cina. Nel 2024 il commercio bilaterale ha raggiunto i 20 miliardi di dollari, in crescita del 24%. L’Italia, che rappresenta il 14,1% del volume totale del commercio estero del Kazakhstan, importa dal Paese asiatico merci per 4,2 miliardi di euro e ne esporta per 1,2 miliardi.
Sull’area è cresciuto anche l’interesse europeo. Prima l’invasione russa dell’Ucraina, poi gli attacchi Houthi nel canale di Suez hanno spinto Bruxelles a stringere nuove alleanze. Ad aprile Ursula Von Der Leyen ha annunciato un pacchetto da 10 miliardi di euro a sostegno delle infrastrutture logistiche della regione.

L’obiettivo è ridurre i tempi di percorrenza e sbloccare un potenziale commerciale ancora non sfruttato appieno dall’Ue. «Tra le cinque ex Repubbliche sovietiche il Kazakhstan emerge perché si è mossa prima, grazie alla sua posizione strategica e ai suoi giacimenti di petrolio, gas, risorse minerarie e terre rare», spiega Maria Di Florio, consigliera di Aiom, l’Agenzia imprenditoriale operatori marittimi di Trieste.
Gli investimenti europei mirano a potenziare la produttività dei porti che affacciano su Mar Caspio e Mar Nero. Secondo la Banca mondiale sul Middle corridor viaggiano già 2,5 milioni di tonnellate di merci: potrebbero essere 11 milioni nel 2030. La rotta parte sui binari della Cina per poi transitare sulle ferrovie kazake; da qui arriva ad Aktau e via mare raggiunge Baku, in Azerbaigian, prima di riprendere la ferrovia attraverso la Georgia e la Turchia.
La via terrestre si ferma allo scalo turco di Ambarli: da lì il collegamento con Trieste è garantito dalle linee Grimaldi e Dfds. «Trieste, con i suoi collegamenti ferroviari per il resto d’Europa, chiude il cerchio ed è l’anello di congiunzione di questa grande area che inizia dall’Asia centrale e arriva fino all’Italia», prosegue Di Florio. Senza contare che, complici i dazi trumpiani, i Paesi europei «cercano altri sbocchi e il Kazakhstan potrebbe essere il posto giusto per parlare di nearshoring. L’Ue sta cercando di promuoverne lo sviluppo, perché non resti solo un Paese esportatore, ma un luogo in cui dar vita a investimenti di rilievo».
Il potenziamento portuale della rotta transcaspica, intanto, porta già la firma di un’azienda italiana. Dal 2013 Dba group, società di Villorba che fornisce servizi di ingegneria, lavora nell’area per facilitare la digitalizzazione delle operazioni portuali.
«Siamo un’azienda veneta: stiamo ripercorrendo i passi del nostro antenato Marco Polo», sottolinea il direttore commerciale Marco Politi. Nel 2016 la società ha sviluppato un insieme di applicativi software – un port community system, rivolto all’autorità portuale, e diversi terminal operating system, rivolti ai terminalisti – per il porto di Baku in Azerbaigian. L’anno scorso ha partecipato a una gara d’appalto per fornire gli stessi applicativi anche al porto kazako di Kuryk: il tender, finanziato dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale, è stato sospeso, ma una volta che sarà riaperto con fondi kazaki Dba sarà della partita. «La rotta marina che passa per Suez impiega dai 40 ai 50 giorni per far arrivare i container dalla Cina all’Italia. La rotta del Middle corridor, nonostante tutta l’intermodalità che la contraddistingue, potrebbe durare 12 giorni. Ha bisogno però di due cose: di digitalizzare, per diminuire i tempi d’attesa della merce all’interno dei porti, e di triplicare l’infrastruttura ferroviaria». —
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