Dai sedimenti marini ai cibi dei fast food: Als Italia amplia i test di laboratorio

La società di Zoppola è controllata dal colosso australiano del settore. Con 13 milioni di fatturato, punta all’espansione al Nord e nel Centro. Il gruppo ha acquisito la friulana Leochimica, l’emiliana Felsilab e Neosis in Piemonte

Riccardo De Toma
Il direttore commerciale di Als Italia Matteo Pagnucco
Il direttore commerciale di Als Italia Matteo Pagnucco

Cresce Als Italia, la controllata italiana del colosso australiano del testing, leader mondiale nel settore delle analisi ambientali e agroalimentari, presente in 70 Paesi con 450 sedi e 22 mila dipendenti.

Dagli headquarters di Zoppola, in provincia di Pordenone, il direttore commerciale Matteo Pagnucco conferma gli obiettivi di espansione del gruppo nel nostro Paese, dove gli australiani sono sbarcati nel 2017 acquisendo la friulana Leochimica, testa di ponte di una crescita che, partita da Nord Est, guarda già all’intero Settentrione e anche al Centro Italia.

Oggi Als Italia sviluppa un fatturato complessivo di 13 milioni, con un output di circa 110 mila rapporti di prova e un organico di oltre 150 addetti, sparsi tra la sede di Zoppola, la filiale di Belluno e i laboratori di Bologna, Belluno, Moncalieri (Torino) e Latina, questi ultimi due al momento ancora targati Neosis srl.

La crescita della rete di laboratori è il frutto di una strategia di acquisizioni partita già nel 2018 con la emiliana Felsilab, per poi proseguire nel 2023 con l’operazione Neosis, il gruppo piemontese che ha portato in dote anche il laboratorio di Latina, nel Lazio.

«Neosis – spiega Pagnucco – è già interamente controllata dal nostro gruppo, ma è stata avviata la procedura di fusione all’interno di Als Italia, che verrà completata entro l’anno».

Ma la crescita non è soltanto per linee esterne.

«Dal 2017 a oggi – spiega ancora Pagnucco – abbiamo progressivamente acquisito nuove quote di un mercato che è profondamente cambiato. Se all’inizio i nostri servizi di testing e consulenza erano rivolti principalmente alla media industria del territorio, oggi lavoriamo su progetti di dimensioni più grandi e nel nostro portafoglio clienti figurano, ad esempio, grandi public company come Anas e Trenitalia, o le Autorità portuali dell’Alto Adriatico. Proprio in campo portuale lavoriamo al campionamento dei sedimenti marini per lo scalo di Venezia e per quello di Trieste, dove siamo coinvolti nei cantieri per la realizzazione del Molo VIII e della Piattaforma logistica».

Cresce anche l’attività di analisi nell’ambito dell’agroalimentare.

«In particolare – prosegue Pagnucco – siamo diventati un centro di eccellenza per i controlli sulla presenza di potenziali inquinanti come le sostanze perfluoroalchiliche, i cosiddetti Pfas, nelle acque potabili. Si tratta di una tipologia di analisi che gli addetti ai lavori prevedono in forte espansione a livello mondiale: c’è infatti chi definisce gli Pfas come le nuove atrazine, si pensi al caso Miteni in Veneto, e prevede che siano destinati ad assorbire tra il 5% e l’8% dell’attività di testing in campo alimentare».

Tra i clienti di Als Italia anche le principali catene attive nell’ambito della ristorazione fast-food, aziende sanitarie, scuole, consorzi industriali, realtà con cui Als Italia vanta un rapporto consolidato in particolare in Friuli Venezia Giulia e Veneto, eredità portata in dote da Leochimica.

Ma gli obiettivi di espansione guardano con sempre maggiore decisione a mercati chiave come la Lombardia – dove si concentra il 23% dell’attività di testing nel nostro Paese – al Centro e al Sud Italia, partendo dagli avamposti di Bologna e di Latina. Una strategia di crescita che fa leva sull’industrializzazione spinta dei processi di analisi e su un gestionale di gruppo che permette una forte interattività e un tracking in tempo reale dei servizi offerti al cliente. —

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