Crociere, a Venezia e Trieste oltre un milione di passeggeri
Il rapporto Made in Europe diffuso da Clia, associazione internazionale delle compagnie. Nei prossimi 12 anni nei cantieri italiani saranno costruite 40 delle 76 navi previste nel mondo

Quaranta delle 76 navi da crociera ordinate dalla compagnie entro il 2036 saranno costruite in Italia, con un investimento di 14,7 miliardi di euro, creando quasi 100 mila posti di lavoro. Altre 32 navi saranno assemblate nei cantieri di altre nazioni europee con un investimento complessivo di 55,3 miliardi.
Questi in sintesi i dati emersi dal rapporto intitolato "Made in Europe", realizzato dalla Clia, l'associazione internazionale delle compagnie da crociera. E il buon andamento del settore è confermato anche dalle ultime rilevazioni sul movimento dei passeggeri e le toccate delle navi nei 20 principali porti italiani.
I dati elaborati da "Risposte Turismo", società di ricerca e consulenza con sede a Venezia, a tutto novembre 2024 indicano un trend in crescita nei porti del Nordest che segnano 540 mila passeggeri a Venezia e 520 mila a Trieste.
Un crescita definita "moderata ma costante" che prevede nel 2025 un aumento del 3,9% dei croceristi e 5,8% in più di toccate nave. Numeri che confermano la crescita della crocieristica in Italia e la decisione delle compagnie di costruire nuove navi. Ordini che rappresentano un volano per la cantieristica del Nordest dove Fincantieri ha due poli di eccellenza a Marghera e Monfalcone.
«L'Europa è leader mondiale nella costruzione di navi complesse e innovative e la crocieristica è parte fondamentale di questo cluster industriale, afferma Samuel Maubanc, direttore generale Clia Europa. Considerando che quasi tutte le navi da crociera del mondo sono costruite nei cantieri europei, il settore crocieristico è fondamentale affinché l'Europa possa rimanere competitiva e mantenere questa eccellenza industriale».
La Clia sottolinea nel suo rapporto come la costruzione di una nave abbia un forte impatto sull'occupazione locale per la presenza di Fincantieri che in Italia conta 10 mila dipendenti che generano a sua volta 90 mila posti di lavoro. Lo studio rileva un altro dato che riguarda da vicino i nostri porti: una spesa diretta di 700 euro da parte dei passeggeri a terra durante una crociera di sette giorni, per un totale di 1,7 miliardi di dollari all'anno in Italia.
Secondo la Clia inoltre più del 50% dei croceristi torna nelle località visitate negli anni successivi. Venezia e Trieste sono due home port, cioè porti di partenza e di arrivo per le compagnie e qui le navi devono caricare gli approvvigionamenti che serviranno durante la navigazione. Tonnellate di derrate alimentari, la maggioranza delle quali fornite da aziende locali per una spesa complessiva in Italia di 2,4 miliardi di euro all'anno. Trend confermato, come visto, da Venezia e Trieste, mentre sono i Paesi della sponda orientale dell'Adriatico a crescere di più come Monfalcone divenuto home port per la Msc Opera durate l'ultima stagione crocieristica con itinerario verso la Grecia e Bari.
Per quanto riguarda le toccate nave al primo posto si confermerà nel 2025 la Croazia con circa 1.390 accosti (più 5,5% sul 2024). Guardando infine ai singoli porti al primo posto della classifica c'è Corfù con 750 mila passeggeri (più 3% sul 2024), seguito in seconda posizione da Kator (615 mila passeggeri, più 1% sul 2024) e Venezia (560 mila passeggeri, più del 3,7 sul 2024).
Le compagnie stanno varando i calendari delle partenze per il 2025. Costa ha confermato per la prossima stagione crocieristica l'arrivo di Costa Deliziosa. Dopo i 19 accosti a Marghera e i nove a Trieste nel 2024, il prossimo anno ne sono previsti rispettivamente 24 e nove. Novità invece per Msc che riguarda Venezia. La compagnia, che punta al mercato luxory , ha scelto il porto della Serenissima per la prossima stagione con le navi Explora Journeys. Lo ha annunciato nei giorni scorsi Leonardo Massa, vice presidente sud Europa di Msc, dove ha parlato anche delle crociere nel Mediterrraneo nei mesi invernali con partenza da Bari verso Grecia e Turchia. «L’Italia continua ad essere il Paese europeo più amato dai crocieristi e anche quello che in Europa più beneficia in termini economici. Oltre ad essere meta turistica ambita e sempre più frequentata, vede la presenza di tante eccellenze: da chi costruisce le navi ai porti e ai terminal, dalle migliaia di aziende fornitrici agli operatori turistici dice il Francesco Galietti, direttore Clia Italia. Questo consente al nostro Paese di mantenere e sviluppare know-how e competenze».
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