Crescono le presenze turistiche in Veneto: +12% a giugno
Inversione di tendenza dopo un primo semestre negativo che ha visto le presenze complessive 27.970.052, -2,3% rispetto al 2024. Bene la montagna che rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso segna un +6%

Inversione di tendenza per le presenze turistiche in Veneto che dopo un primo semestre negativo a giugno hanno segnato un +12% rispetto allo scorso anno. Il dato è stato diffuso da Federalberghi regionale.
Le presenze complessive nel primo semestre hanno raggiunto quota 27.970.052, -2,3% rispetto al 2024, ma con +300.000 unità sul 2023. Gli arrivi sono sostanzialmente equivalenti a quelli del 2024. Le diminuzioni hanno interessato maggiormente i turisti stranieri (-2,7%) rispetto a quelli italiani (-1,6%).
Tra i comprensori, la montagna segna +6,6% di presenze rispetto al primo semestre 2024, sfiorando quota due milioni. A giugno le presenze totalizzano +25% in un anno.
Il mare, dopo un avvio di stagione sottotono ha registrato a giugno un incremento di quasi il 16%, ridimensionando il calo sul 2024 al -2,6% (7.695.397 presenze). Per il lago, con diminuzione semestrale del -4,5%, ha presentato una ripresa sul finire della primavera (+15%) che ha permesso di superare le cinque milioni di presenze nel semestre.
Le presenze semestrali nelle città d'arte (11.846.303) e nelle terme (1.285.894) segnano rispettivamente -2,5% e -3%, e hanno beneficiato della controtendenza di giugno: +2,2% per le città, +2,6% per il complesso termale.
Per il presidente di Federalberghi Veneto, Massimiliano Schiavon «non possiamo più limitarci a considerare esclusivamente i numeri delle presenze. Oggi disponiamo di ulteriori indicatori, accanto alla redditività e ai fatturati delle imprese, che risultano essenziali per avviare concreti processi di ristrutturazione e qualificazione dell'offerta».
«Diventa quindi prioritario non guardare soltanto alla crescita dei volumi, che ormai registrano un incremento costante di anno in anno – continua Schiavon –, ma anche orientare le strategie verso la crescita di valore e l'innovazione, fattori determinanti per la competitività del comparto alberghiero e per il consolidamento del brand del nostro territorio».
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