Coveme, meno emissioni e più energia autoprodotta. Ricavi in calo a 98 milioni
L’azienda che produce film in poliestere a Gorizia ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2024. L’esercizio si è chiuso con una riduzione del 16% del fatturato: rallenta la divisione Fotovoltaico

Un risparmio di 7,8 tonnellate di CO2 ogni anno. È il risultato della collaborazione tra Coveme, azienda bolognese con due siti produttivi a Gorizia e a Zhangjiagang, in Cina, specializzata nella trasformazione e nel trattamento del film di poliestere, e Brhema Group, società di Vittorio Veneto che si occupa della fornitura di articoli tecnici professionali per i settori industriali, comunità, hotel, ristorazione e pubbliche amministrazioni.
Brhema Group ha iniziato a fornire a Coveme un film in PE estensibile per imballaggi più sottile e riciclabile al 100% che mantiene le stesse prestazioni meccaniche, permettendo alla società di ridurre le emissioni di anidride carbonica, appunto, di circa 7.800 chili all'anno. Un’iniziativa, questa relativa alla supply chain, che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità portato avanti dall’azienda che dal 2022 rendiconta i risultati raggiunti sul piano degli obiettivi Esg.
Il bilancio di sostenibilità 2024 certifica un valore economico generato dall’azienda – indicatore che tiene conto, tra le altre cose, di ricavi, remunerazione del personale, contributi alla comunità, imposte e tasse – pari a 113 milioni di euro, di cui 103,9 milioni distribuiti.
La società di San Lazzaro di Savema opera a Gorizia dal 1996. Lo stabilimento isontino oggi vanta otto linee di produzione dedicate alla realizzazione di prodotti per diversi settori applicativi: dall’isolamento elettrico al biomedicale, dalla stampa grafica e industriale all’automotive, passando per industria della moda, dello sport e pannelli per mobili.
Il film in poliestere viene sottoposto a laminazione, spalmatura, trattamenti superficiali, termostabilizzazione e taglio per adattarsi ai diversi usi. A Gorizia si trova una linea pilota e il centro principale di ricerca e sviluppo, che collabora con gli altri due poli: quello cinese, che si occupa principalmente di prodotti per il settore fotovoltaico, e quello tedesco, dove le attività si concentrano sullo studio e sviluppo di nuove tecnologie per rivestimenti.
«L’azienda – si legge sul bilancio di sostenibilità 2024 – persegue un percorso orientato alla sostenibilità, impegnandosi nello sviluppo di prodotti riciclabili e nell’utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale». Coveme ha introdotto all’interno della propria gamma prodotti il Pet riciclato (rPet), proveniente principalmente dal riciclo di bottiglie di plastica post-consumo, con una percentuale che può variare dal 70% al 90%, a seconda del prodotto specifico.
Nel 2024 ha generato 340 tonnellate di rifiuti in meno rispetto al 2023 e ha prodotto 1.090 gigajoule di energia grazie ai pannelli fotovoltaici installati nelle sedi del gruppo (705 gigajoule solo nello stabilimento di Gorizia). La strategia di approvvigionamento privilegia realtà locali: il 9% del valore complessivo degli acquisti è realizzato a Gorizia e l’82% presso il sito produttivo di Zhangjiagang.
Nel 2024 l’azienda ha assunto 73 nuove persone, assegnato due borse di studio per master ad alta formazione ed erogato più di 1.600 ore di formazione. Lo scorso settembre a Gorizia è stata inaugurata la nuova mensa, dotata di una cucina interna e un cuoco dedicato.
Dal punto di vista dei conti, il 2024 si è chiuso in calo per Coveme. Nell’ultimo esercizio il fatturato della società è sceso del 16,4% a quota 98,7 milioni di ricavi, contro i 118,1 del 2023. A pesare è stato soprattutto il rallentamento del fatturato nella divisione Fotovoltaico – passato dai 50 milioni del 2023 ai 19,5 milioni del 2024 (-61%) – dovuto al cambio della tecnologia alla base di pannelli fotovoltaici, alla forte concorrenza dei produttori cinesi e agli incentivi introdotti nei singoli Paesi, mentre le divisioni Film e Isolamento elettrico hanno registrato numeri ancora in crescita: rispettivamente +15,6% a 46,2 milioni e +17,2% a 32,1 milioni.
L’esercizio si è chiuso con un utile di 581 mila euro, contro i 4 milioni del 2023. L’Ebitda è stato del 6,5%. Secondo le previsioni indicate nel bilancio 2024, per il 2025 la società si aspetta un ulteriore calo del fatturato nella divisione Fotovoltaico e un andamento in linea con il 2024 per la divisione Film.
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