Consorzio agrario Fvg utile record a 3,3 milioni
Nel 2024 fatturato a quota 110 milioni, nonostante il calo della produzione dovuto al meteo. Approvata l’adesione a Cai. Il dg Bricchi: «Consentirà economie di scala e progetti di filiera». Vendrame: «Cresce la nostra attività in campo agronomico e zootecnico»

Nonostante il meteo sfavorevole, per il Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia il 2024 verrà ricordato come l’anno in cui si è raggiunto l’utile più alto in 120 anni di storia, pari a 3,3 milioni di euro. L’assemblea della prima realtà agricola regionale – 1.835 soci, 16 mila clienti, quasi 200 dipendenti e 26 punti vendita – ha approvato un bilancio chiuso con oltre 110 milioni di euro di fatturato. Un risultato «frutto di una squadra compatta, focalizzata sugli obiettivi, che passano da una sempre maggiore concentrazione della nostra attività in campo agronomico e zootecnico», per il presidente Gino Vendrame.
L’attenzione ai costi operativi e la progressiva riduzione dell’indebitamento hanno mitigato il calo, che ha fatto registrare una riduzione del valore della produzione della capogruppo del 4% rispetto al 2023. «Dal punto di vista della produzione agraria la stagione non è stata delle migliori. Ci sono stati problemi sia nei quantitativi sia nella qualità del prodotto, con il problema aflatossine che ha condizionato i bilanci delle aziende produttrici di mais», spiega il direttore generale Davide Bricchi. Nonostante la congiuntura, l’utile del consorzio è il migliore della serie storica, «frutto di alcune operazioni straordinarie» e conseguenza di «una gestione ordinata dei magazzini e della cassa e di un’attenta gestione dei crediti e dei costi finanziari».
A pesare è stata la primavera estremamente piovosa, a cui è seguita un’estate segnata dalla siccità. L’attività consortile ne ha risentito in termini di volumi raccolti e dunque di fatturato. Il costo finanziario è rimasto costante rispetto all’esercizio precedente, nonostante tassi medi di mercato più elevati rispetto al 2023. In calo consistente la posizione finanziaria netta.
Il 2024 è stato anche un anno di investimenti, a partire dal potenziamento degli impianti fotovoltaici, che oggi garantiscono una produzione complessiva di oltre 1.800kw, passando per l’ammodernamento dei centri logistici distribuiti sul territorio fino all’acquisto della sede di Gorizia. «Abbiamo fatto anche un importante investimento nella produzione mangimi e dato il via all’iter, che dovrebbe concludersi in due anni, per la realizzazione di un nuovo polo logistico a Latisana».
L’assemblea che ha approvato il bilancio2024 è stata anche l’occasione per sancire l’ingresso del Consorzio agrario Fvg nella realtà nazionale Consorzi Agrari d’Italia (Cai), progetto nato cinque anni fa con l’obiettivo di integrare tutti consorzi sul territorio nazionale e che oggi vanta un fatturato di oltre 1,3 miliardi.
«È la più grande realtà nazionale per servizi e mezzi tecnici per l’agricoltura: riesce a muovere volumi e masse tali per cui si possono avere economie di scala che porteranno vantaggio a tutte le aziende agricole», spiega ancora Bricchi. Con il conferimento delle attività, deciso dall’assemblea, il Consorzio Fvg conta di concludere l’iter entro l’anno, per presentarsi nel 2026 già sotto l’insegna del Cai. «L’adesione al progetto offrirà la possibilità di realizzare filiere agroalimentari che possano dar valore a tutti i soggetti coinvolti, con vantaggi che andranno dall’agricoltore allo scaffale».
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