Collegamenti satellitari per Officina Stellare: un contratto con l’Esa

Attraverso l’innovativa tecnologia lasercom mette in contatto il Centro europeo per le operazioni spaziali Esoc a Darmstadt, in Germania, con i satelliti in orbita. A realizzare la stazione ottica di terra è stato un team di aziende europeo, guidato dalla vicentina Officina Stellare. È stato infatti annunciato il nuovo contratto con l’Agenzia spaziale europea per la fornitura dell’innovativa tecnologia, con durata 24 mesi e un valore complessivo di circa 3,5 milioni (di cui, circa 2,4 milioni di competenza del Gruppo Officina Stellare).
Il progetto vedrà due fasi di sviluppo: la prima relativa alla progettazione e allo sviluppo dei sottosistemi, la seconda relativa alla prototipazione e validazione, rispettivamente del valore di 1,5 milioni e 2 milioni. La società vicentina, quotata su Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (ieri ha chiuso a 11,15 euro, +2,76%), è leader nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza nei settori dell’Aerospazio, della Ricerca e della Difesa.
«È una commessa importante per noi sotto vari punti vista» commenta Gino Bucciol, co-fondatore di Officina Stellare, «perché è partita molti anni fa, abbiamo lavorato molto e il team internazionale era guidato da noi. Inoltre riguarda una delle tecnologie più importanti per il futuro delle telecomunicazioni. L’Agenzia spaziale europea sta spingendo molto su questa tecnologia e le ricadute le avremo nei prossimi anni nell’uso comune. Sarà la futura spina dorsale delle telecomunicazioni mondiali, è più efficiente e sicura grazie alla possibilità di crittografare le comunicazioni. Noi vogliamo essere protagonisti di questo sviluppo».
La stazione ottica di terra sarà il risultato sinergico di eccellenze dell’industria spaziale europea: la compagine industriale è formata da Officina Stellare per la progettazione e realizzazione del sistema ottico adattivo con il contributo di Dynamic Optics e ThinkQuantum (entrambe controllate del gruppo vicentino), per la parte di crittografia quantistica, insieme alla tedesca Work Microwave che si occuperà della parte relativa al modem digitale ottico. Allo sviluppo partecipa anche Euroconsult, azienda di consulenza per lo sviluppo locale e l’internazionalizzazione. —
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