Ceccarelli consolida la crescita e accelera sui mercati esteri

Il gruppo della logistica supera i 56 milioni di ricavi e i 320 dipendenti

Luca Ceccarelli: «Pronti per una nuova partnership nel Regno Unito»

Riccardo De Toma

Investimenti per potenziare ulteriormente la rete logistica, a Nord Est e fuori dai confini nazionali, con un’attenzione crescente anche alla sostenibilità e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Questa la strada individuata da Ceccarelli per consolidare un percorso di crescita proseguito anche lo scorso anno, come conferma un bilancio 2023 chiuso con 56 milioni di fatturato consolidato, l’8% in più rispetto ai 52 milioni del 2022.

In crescita anche gli organici, che nel 2023 hanno raggiunto quota 320 dipendenti, e l’indice Ebitda, che passa da 2,2 a 3 milioni. Tutto questo, rileva il presidente Luca Ceccarelli, «a dispetto di un anno di grande incertezza, dovuta vuoi alla guerra in Ucraina, vuoi all’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione».

Quartier generale a Udine, ma sedi anche a Trieste, Padova, Milano e Prato, Ceccarelli ha continuato a spingere forte sul pedale degli investimenti. Tra i 6 milioni investiti nel 2023 spiccano interventi come il nuovo polo logistico di Pordenone, nella zona industriale di Budoia, a cui si aggiungono le recenti partnership in Svizzera e nella Penisola Iberica, «che ci hanno permesso – spiega ancora Ceccarelli – di sopperire alla flessione del mercato tedesco».

Sulla scia di un rafforzamento della rete logistica in Fvg, che nel post-Covid aveva già portato alla realizzazione dei poli di Pradamano e Tolmezzo, il centro di Budoia guarda strategicamente sia alla clientela del Veneto Orientale sia ai futuri interventi infrastrutturali previsti in regione, dalla Gronda est alla pedemontana friulana. Importanti risorse sono state destinate al rinnovo della flotta, rafforzata con l’acquisto di 7 nuovi mezzi (840mila euro) e oggi interamente allineata allo standard euro 6.

Proseguono inoltre i test con mezzi elettrici nei centri storici e l’avvio del percorso che porterà all’individuazione del Corporate social responsability manager e al primo bilancio di sostenibilità: «Un impegno tangibile – dichiara Ceccarelli – per abbracciare in modo responsabile le sfide del nuovo millennio».

Tornando ai risultati economici, anche questo bilancio, secondo il numero uno del gruppo friulano, premia «l’impegno di tutta la squadra nello sviluppare soluzioni complesse per trasformare le supply chain dei clienti da un costo a un vantaggio competitivo».

In un anno all’insegna dell’incertezza, ribadisce Ceccarelli, il gruppo ha raggiunto una saturazione media del 90% dei suoi poli logistici e ha dato continuità alla crescita del trasporto internazionale, grazie all’espansione della divisione import-export su nuove nazioni e direttrici. Da qui l’impegno a proseguire nella politica di investimenti per aumentare gli spazi disponibili in Friuli Venezia Giulia, in Veneto e anche fuori dai confini nazionali, oltre che all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

«Entro l’estate – rivela Ceccarelli – contiamo di chiudere una nuova partnership nel Regno Unito per garantire soluzioni sia di magazzinaggio che di distribuzione nell’intera Gran Bretagna. Inoltre stiamo implementando i primi algoritmi di intelligenza artificiale negli uffici, per sgravare il personale di attività non a valore e per proporre successivamente queste soluzioni anche alla committenza».

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