Came, il parcheggio smart spinge i ricavi a 309 milioni

La società trevigiana ha realizzato a Trieste park automatizzati per 3 mila posti

Con il recente acquisto della portoghese Motorline si rafforza nell’automazione

Nicola Brillo

La tecnologia Came per il controllo dei parcheggi è sbarcata a Trieste. La società di Dosson di Casier, brand di riferimento globale per automazioni, smart home, controllo e sicurezza degli accessi, e sistemi di parcheggio, ha predisposto l'automazione per le zone Porto, Foro Ulpiano, Ospedale Maggiore, Campo San Giacomo e Il Giulia.

Si tratta di cinque aree ad alto flusso residenziale e turistico. Came ha realizzato le tecnologie per il controllo accessi e la gestione della sosta dei sei parcheggi coperti e sotterranei gestiti da Saba Italia che complessivamente contano 3.344 posti auto.

Da ciascuno transitano giornalmente tra le duecento e le cinquecento persone. «Non solo tecnologia e interoperabilità, ma anche adattabilità e soluzioni create su misura delle specifiche esigenze» spiega Paolo Marini, direttore generale di Came Italia «sono anche queste le sfide decretate dal mercato della mobilità urbana. Per questo a Trieste abbiamo messo in campo tutta l’esperienza del team Progetto Spazi di Came Italia e lavorato a stretto contatto con Saba Italia, nostro partner di lunga data, per creare un ecosistema di parcheggi in grado di gestire in maniera puntuale le richieste dei residenti e della collettività».

Con una storia di oltre 50 anni, il gruppo fondato da Paolo Menuzzo, oggi presidente della holding, possiede 10 stabilimenti produttivi in Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Turchia e Brasile. Andrea Menuzzo, figlio del fondatore, è attualmente presidente e amministratore delegato di Came.

La società conta oltre 2.200 dipendenti, presidia il mercato con più di 25 filiali e 40 magazzini nel mondo e grazie a partner e distributori commerciali opera in oltre 110 Paesi con una visione integrata e globale.

Nel 2023 ha registrato un fatturato di 309 milioni. I sei parcheggi sono stati dotati del sistema di gestione Came denominato Pke, che contempla anche il sistema apriporta per l’accesso pedonale, in entrata o uscita nelle aree ad accesso limitato, garantendo una gestione più efficiente e sicurezza.

In tutti gli impianti e per tutte le piste di accesso e uscita sono poi state adottate anche delle innovative barriere brushless (Gard PX) e molte piste sono provviste di sistema Telepass.

Le unità di ingresso sono tutte dotate di lettore Qr frontale e lettore contactless per le tessere degli abbonati, nonché di casse automatiche e terminali per i pagamenti Pos e contanti.

Tutti i parcheggi, infine, sono dotati di sistemi LPR, ovvero di telecamere per la lettura targhe in entrata e uscita. La società trevigiana è impegnata nello sviluppo internazionale, anche per vie esterne. Il mese scorso ha finalizzato l'acquisizione dell’azienda portoghese Motorline, che produce sistemi di automazione per abitazioni, industrie e controllo veicolare.

«Lanciamo un importante segnale di crescita e consolidamento nel business delle automazioni» commenta Andrea Menuzzo, presidente e ad di Came «la politica di crescita per linee esterne da parte del gruppo è sempre stata orientata a valorizzare i brand acquisiti e le loro potenzialità, mettendo a disposizione il know-how tecnologico e l'organizzazione del nostro gruppo, presente in tutto il mondo con un modello di business fortemente votato all’internazionalizzazione».

Con un fatturato di circa 30 milioni, Motorline è presente nel mercato da 38 anni e conta su una rete di 1.600 partner nel mondo. L’operazione mira a rafforzare ulteriormente il posizionamento di Came nel settore delle automazioni ampliando il portafoglio prodotti e le opportunità commerciali.

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