Goppion verso i 25 milioni, da Vienna cresce in Europa

La torrefazione trevigiana ha da poco allargato gli spazi produttivi di Preganziol. Silvia Goppion: «Passo in avanti migliorando la logistica e potenziando il magazzino»

Maria Chiara Pellizzari

«I margini si sono ridotti, visto il costo della materia prima, quasi quadruplicato dal 2022 ad oggi. Abbiamo stretto i denti, continuando ad investire. Gli sforzi ci hanno premiato perché i volumi di vendite sono aumentati sia nella Gdo che nel canale Horeca».

A parlare è Silvia Goppion, alla guida della storica torrefazione di famiglia insieme al padre Sergio e ai cugini Paola e Mario.

Il fatturato della trevigiana Goppion Caffè è in crescita: «Abbiamo chiuso il 2024 con 20 milioni di euro di ricavi, oggi siamo intorno ai 15 milioni e prevediamo di raggiungere i 25 milioni a fine anno. In parte l’aumento è dovuto agli adeguamenti dei prezzi, ma registriamo una crescita nei volumi», anticipa Silvia.

«I consumatori e clienti dell’Horeca ci scelgono perché abbiamo mantenuto la nicchia di mercato basata sull’alta qualità, che funziona anche in momenti di crisi».

Nata nel 1948, Goppion Caffè è un’azienda di Preganziol che cresce evolvendosi, per ampliare il mercato di un marchio storico che oggi, con l’80% di ricavi realizzati nel territorio nazionale e in particolare nel Nord Est, ha margini di sviluppo nel mondo.

«L’ultimo investimento, del valore di circa 1,5 milioni, ci ha portato ad ampliare il nostro stabilimento di altri 1000 metri quadri, arrivando ad una struttura di 10mila metri quadri. I lavori, conclusi a luglio, ci hanno permesso di fare un passo in avanti migliorando la logistica e potenziando il magazzino».

Uno step necessario per far fronte allo sviluppo: «Siamo passati dalla produzione di 1 milione di chili di caffe di 10 anni fa a 2 milioni attuali».

Oggi Goppion Caffè, che impiega 35 dipendenti interni e coinvolge 18 agenti commerciali, esporta in una trentina di Paesi, principalmente in Europa e in Asia. «Stiamo puntando molto su Giappone e Medio Oriente, lavoriamo investendo con una progettualità orientata nel lungo termine».

Un esempio? «Dal 2019 abbiamo aperto una filiale di distribuzione a Vienna. Da settembre saremo fornitori dei punti di ristoro del Teatro dell’Opera di Vienna». Una vetrina prestigiosa che apre nuove prospettive: «tra gli eventi di spicco ci sarà l’esclusivo ballo delle debuttanti, una tradizione di lunga storia che sarà per noi anche occasione di nuove relazioni. Saremo presenti con i nostri gadget, le nostre tazzine, condividendo la nostra storia di famiglia e di passione per il caffè».

La sede viennese per Goppion Caffè «è un punto di riferimento per lo sviluppo del mercato, base logistica per l’Europa ma anche sede per la formazione. In Italia, invece teniamo corsi di formazione qui in azienda ma soprattutto nelle sedi dei nostri clienti, con cui manteniamo un rapporto diretto».

Tra le novità la presentazione del primo bilancio di sostenibilità, che testimonia l’impegno nella sostenibilità ambientale e sociale in un arco temporale di quattro anni, dal 2021 al 2024. Dalla riduzione de

i rifiuti, limitando gli scarti anche grazie al riuso e al riciclo, all’uso di energia generata grazie ai pannelli fotovoltaici, fino al benessere dei collaboratori. Le pause sono state ridotte per assicurare un’uscita anticipata nel pomeriggio garantendo maggiore tempo libero, a cui si aggiunge la possibilità di usufruire di offerte e servizi grazie alla tessera welfare.

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