Bofrost, fatturato a quota 145 milioni nel primo semestre

 «Servizi sempre più personalizzati». L’ad Tesolin: «L’AI per migliorare il rapporto con il cliente che è indispensabile al miglioramento delle performance»

Lucia Aviani

I 145 milioni di fatturato semestrale totalizzati fra il mese di marzo e l'agosto 2024 collocano Bofrost Italia, azienda specializzata nella vendita a domicilio di prodotti surgelati (e dal 2019 anche di freschi di alta qualità), al secondo posto nel Paese tra i player dell'intera categoria surgelati, con una quota di mercato dell'8,5% e oltre un milione di famiglie fidelizzate.

Sull'onda dell'ottimo trend cresce pure il numero delle persone occupate in una realtà che conta ormai oltre 2.400 dipendenti, ai quali si affianca la fitta rete degli incaricati alla vendita, ulteriori 400 unità: nei primi sei mesi dell'anno i nuovi inserimenti sono stati ben 280, distribuiti in tutta la penisola. «Nonostante la dinamica inflattiva, che da molti mesi pesa sull'andamento dei consumi - spiega Gianluca Tesolin, presidente e Ceo di Bofrost, che ha sede a San Vito al Tagliamento - i risultati sono in linea con le aspettative, confermando la nostra solidità e attestando che la spesa alimentare a domicilio è entrata stabilmente nelle abitudini dei connazionali. Oggi più che mai, del resto - puntualizza - dobbiamo rifuggire le generalizzazioni: la sfida che si spalanca davanti a noi, dunque, è quella di una progressiva e sempre più marcata personalizzazione dei prodotti, dei servizi offerti alla clientela e della comunicazione».

Proprio in tale direzione ci si muoverà pertanto nel prossimo semestre, come anticipa l’amministratore delegato dell’azienda pordenonese: «Ci stiamo concentrando - chiarisce Tesolin - sull'implementazione dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che si rivelerà determinante per consolidare il rapporto con l'utente, cui potremo appunto erogare un servizio sempre più personalizzato. Abbiamo già iniziato a operare con un paio di aziende locali altamente competenti nel campo specifico, nella convinzione della validità di un percorso del genere: utilizzeremo le informazioni che deriveranno da questo processo a supporto della persona, un concetto per noi basilare, perché riteniamo che il miglioramento delle performance aziendali non possa prescindere dalla relazione con il cliente».

Pari attenzione viene riservata al rapporto con i collaboratori: «Hanno diverse età (si spazia dal ventenne a chi è prossimo alla pensione) e aspettative - osserva il presidente di Bofrost Italia - Alla luce di queste caratteristiche variegate ci stiamo chiedendo se sia meglio proporre un pacchetto retributivo "uniforme" o muoversi anche qui verso le personalizzazioni, progetto certamente innovativo che è al vaglio di ricercatori dell'Università di Trieste. Si stanno organizzando dei focus group per arrivare ad una decisione entro fine anno».

Circa i prodotti in vendita, best-seller sono la pizza margherita, la paella, i filetti di pesce; eccellente pure il riscontro della linea dei freschi (in testa la mozzarella di bufala): lanciata nel 2019, è passata da 0 a 30 milioni di fatturato in appena cinque anni. «Vantiamo - conclude Tesolin - una logistica all'avanguardia: i nostri automezzi sono attrezzati per trasporti a 3 temperature, per il surgelato, il fresco e per i beni che non necessitano di refrigerazione. In particolare, sul fresco stiamo facendo un grande lavoro sulla regionalità: il musetto friulano, per citare solo un esempio, è apprezzatissimo in Sicilia ».

Riproduzione riservata © il Nord Est