Bat British American Tobacco avvia la produzione nel sito triestino. «Ma in Finanziaria c’è una norma che mette a rischio l’investimento»

Ammontano a 500 milioni di euro le risorse messe in campo dalla multinazionale in Italia per il primo sito al mondo per la produzione pharma del gruppo. Andrea Di Paolo: «Vogliamo fare di questo polo produttivo un'eccellenza a livello mondiale»

Lo stabilimento triestino della Bat (Lasorte)
Lo stabilimento triestino della Bat (Lasorte)

È entrata in funzione la prima linea di produzione dello stabilimento di British American Tobacco (BAT) Italia a San Dorligo della Valle (Trieste). Realizza i prodotti a marchio Velo 'Modern Oral', ossia bustine di nicotina senza tabacco da assumere per bocca, destinate alla commercializzazione in Danimarca.

Al momento ne vengono prodotte circa 280 mila al giorno, una cifra che salirà a 560 mila al giorno una volta finita la fase di test di qualità.

Lo stabilimento sarà dedicato esclusivamente a prodotti sostitutivi delle sigarette. A gennaio 2023 sarà installata la seconda linea di produzione ed entro la fine dell'anno quattro saranno quelle attive.

Nello stesso edificio avrà luogo la produzione di prodotti farmaceutici sostitutivi della nicotina non destinati al mercato italiano.

Al momento lo stabilimento dà lavoro a circa 50 persone. In 5 anni, secondo il piano dell'azienda, saranno 600 le persone occupate direttamente da Bat, e 2.700 le persone coinvolte nell'indotto.

A settembre 2021 è stato annunciato l'investimento di 500 milioni per la costruzione del sito produttivo, a gennaio 2022 sono iniziati i lavori.

Andrea Di Paolo, vicepresidente Bat Italia
Andrea Di Paolo, vicepresidente Bat Italia

«Sarà il primo polo al mondo del gruppo a produrre solamente prodotti di nuova generazione e la prima produzione pharma del gruppo Bat», ha spiegato il vice-presidente di Bat Trieste, Andrea Di Paolo.

La produzione farmaceutica di prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina, per cui sono già state costruite quattro camere sterili, è attualmente in attesa delle autorizzazioni necessarie da parte dell'Aifa.

La produzione nello stabilimento di Bat
La produzione nello stabilimento di Bat

Nella seconda fase del progetto quinquennale della Bat, a San Dorligo della Valle verranno realizzati anche tabacco scaldato e sigarette elettroniche. «Vogliamo fare di questo polo produttivo un'eccellenza a livello mondiale di gruppo e portare qua dentro più produzioni possibile e anche, eventualmente, un polo di ricerca», ha aggiunto Di Paolo, spiegando che la multinazionale ha scelto di impiantare a Trieste la produzione perché la città, secondo uno studio commissionato a una società di consulenze, è emersa come il luogo ideale secondo i criteri selezionati da Bat: «tecnologia, ricerca e digitalizzazione».

Lasorte Trieste 13/12/22 - Bagnoli della Rosandra, Stabilimento BAT
Lasorte Trieste 13/12/22 - Bagnoli della Rosandra, Stabilimento BAT

Di Paolo ha inoltre sottolineato che «non è stato facile convincere la nostra capogruppo in Inghilterra a investire in Italia per le note ragioni».

«Averli convinti, e aver fatto partire la produzione in soli 9 mesi, rispettando i tempi è qualcosa di più unico che raro».

Lasorte Trieste 13/12/22 - Bagnoli della Rosandra, Stabilimento BAT
Lasorte Trieste 13/12/22 - Bagnoli della Rosandra, Stabilimento BAT

L’incontro con la stampa per la visita alla linea produttiva è stata occasione per Di Paolo per esprimere una certa preoccupazione «sull'attuale legge di bilancio, in particolare sull'articolo 29 del testo presentato dal governo» che contiene una modifica sulla tassazione del tabacco che «favorisce un player rispetto ad un altro» e dunque mette a repentaglio «la sostenibilità di Bat Italia nel sistema Paese».

«Alcune fasce di prezzo» di sigarette «hanno una tassazione inferiore rispetto ad altre che hanno invece una tassazione doppia se non tripla. Favorisce un player rispetto ad altri perché ogni concorrente è posizionato su una fascia di prezzo»,

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