Automotive Lighting (Marelli), premio di efficienza in pagamento a febbraio: vale in media 1.597 euro

Lo stabilimento di Amaro, in provincia di Udine, ha centrato migliorato l’efficienza del 6,5%, due punti in più della soglia minima, che aprono ai 914 dipendenti le porte del premio. Il “bonus” code della detassazione al 10% e diventa esentasse se convetito in servizi welfare 

Maura Delle Case

TOLMEZZO. Premio di efficienza annuale in arrivo per i dipendenti del gruppo Marelli, compresi i 900 a libro paga dello stabilimento carnico di Automotive Lighting. Il sito ha messo a segno un aumento dell’efficienza pari al 6,5%, di due punti sopra la soglia minima per l’erogazione fissata a 4,5%, che varrà in media 1.597 euro.  

Il premio viene calcolato in percentuale sulla paga base annua della prima, seconda e terza area professionale che equivalgono rispettivamente agli operai “semplici” la prima, agli operai specializzati e alle figure intermedie la seconda mentre la terza ai colletti bianchi. 

«Si tratta di un risultato sostanzialmente in linea con lo scorso anno, positivo soprattutto se si considera che quest’anno il settore automotive nel suo complesso ha affrontato molti problemi a causa della pandemia e della crisi di approvvigionamento» dichiara Fabiano Venuti, referente di Fim Cisl in Alto Friuli. 

Nell’ordine, il premio di risultato varrà 1.414 euro lordi agli operai, 1.517 alle figure specializzate e 1.862 agli impiegati. Beneficerà della detassazione del 10%, nei limiti previsti dalla legge per il salario variabile, e sarà pagato a fine febbraio. 

«Su base volontaria – continua Venuti – quanti vorranno potranno scegliere (comunicandolo entro il 13 febbraio) di percepire in tutto o in parte l’ammontare del premio sotto forma di conto welfare, per spese di istruzione, cultura, salute, azzerando così la tassazione». 

Il premio viene pagato mentre a livello nazionale il gruppo e le parti sociali si stanno confrontando sul piano di riorganizzazione di Marelli che prevede oltre 500 esuberi tra i colletti bianchi. Tagli che dovrebbero investire solo marginalmente Tolmezzo ma sui quali il sindacato – in particolare Fim e Uilm, le sigle firmatarie del contratto – vogliono far chiarezza e per questo hanno chiesto un incontro alla direzione dello stabilimento. 

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