Arrivano i robot in fabbrica, intesa Fincantieri-Itt Genova

Il direttore Claudio Cisilino: «Sicurezza e innovazione vanno di pari passo»

L’ultimo umanoide nato nei laboratori dell’Istituto trasporta carichi pesanti

Piercarlo Fiumanò

L’ultimo robot umanoide nato nei laboratori dell’Istituto Italiano di tecnologia si chiama ergoCub ed è stato progettato per favorire l'integrazione all'interno degli ambienti di lavoro e la collaborazione fisica con le persone. Nato da un progetto triennale da cinque milioni di euro avviato con Inail nel 2021, è alto 150 centimetri e pesa 55,7 chilogrammi. Ha mani ottimizzate per trasportare carichi pesanti e un viso con display Oled flessibile che gli permette di avere interazioni più espressive. É dotato anche di una speciale fotocamera per la visione in profondità.

É proprio in base alla capacità tecnologica di realizzare gli automi del futuro (li vedremo al più presto nelle fabbriche italiane) che Fincantieri ha scelto la Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia per firmare una lettera di intenti allo scopo di studiare iniziative congiunte nel campo della robotica «applicata all'assistenza e alla sicurezza degli operatori».

L'accordo è stato firmato dal prof. Giorgio Metta, direttore scientifico della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, e dal Ceo di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. La collaborazione fra l’Istituzione scientifica genovese presieduta da Gabriele Galateri di Genola (ex presidente delle Generali), si concentrerà inizialmente sullo sviluppo di sistemi robotici prototipali, sia autonomi che collaborativi, «per l'esecuzione di ispezioni remote e l'assistenza agli operatori, sugli esoscheletri per arti inferiori e superiori da applicare a specifiche attività produttive e logistiche, e sull'introduzione di tecnologie dedicate a operazioni ad elevato rischio (tra cui lavorazioni in quota)». L'obiettivo della collaborazione è migliorare i livelli di sicurezza sul lavoro e rendere più efficienti i processi produttivi.

L’accordo con l’Istituto Italiano di tecnologia arriva dopo che sono stati annunciati numerosi progetti da parte del gruppo tristino, tra cui importante è la partnership con Comau per realizzare un robot per la saldatura, ma anche unità a guida autonoma che opereranno nelle aree di rischio ed esoscheletri per tutelare la sicurezza degli operatori.

Per Claudio Cisilino, Direttore Operations, Corporate Strategy e Innovation di Fincantieri, «sicurezza sul lavoro e innovazione tecnologica sono nostri principi ispiratori, alla base delle azioni previste dal Piano industriale Fincantieri per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda Onu 2030». Per Darwin Caldwell, responsabile del laboratorio Advanced Robotics (Advr) dell'Istituto Italiano di Tecnologia le «piattaforme robotiche innovative ed esoscheletri per arti inferiori e superiori hanno il potenziale per rivoluzionare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, specialmente nell'industria pesante».

Il mercato delle crociere sta ripartendo dopo l’emergenza Covid con la crescita dei crocieristi prevista ad un tasso del 6% annuo fino al 2030, che prospetta una ripresa degli ordinativi per nuove navi dal 2023-2024. Per attuare questi obiettivi nel nuovo piano industriale è prevista una diversa organizzazione del lavoro nei cantieri per aumentare l'efficienza operativa.

L'Istituto italiano di tecnologia, eccellenza italiana di primo piano a livello internazionale, conduce un'intensa attività di ricerca in diversi campi, dalla scienza dei materiali alle nanotecnologie. Fra gli automi nati in casa Iit, come ricorda Wired, c’è anche Concert, un robot industriale in fase di sviluppo dal 2021, pensato per l'utilizzo nel campo edilizio, come cantieri e siti industriali, per supportare le attività umane migliorando la sicurezza sul luogo di lavoro.

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