Alleanza Generali-San Donato: rete di cliniche “smart” in Italia

Il primogruppo ospedaliero italiano è presente in Lombardia ed Emilia Romagna

Un network di strutture sanitarie: «Risposta concreta al bisogno di prevenzione»

Piercarlo Fiumanò

Una rete di cliniche smart in Italia per il gruppo Generali. Il progetto nasce da un accordo fra la compagnia triestina e il gruppo San Donato, il primo gruppo ospedaliero in Italia davanti a Humanitas, con un centro diagnostico e diciannove ospedali in Lombardia e in Emilia-Romagna. Generali Italia ha fatto un accordo per la realizzazione di un network di strutture sanitarie che si svilupperà sull’intero territorio italiano. Questo nuovo modello sarà basato su un ecosistema integrato sanità privata-assicurazione. In questa nuova rete denominate smart clinic confluiranno le dieci già operative in Lombardia del Gruppo San Donato. In un mercato infortuni e malattia che vale circa 7 miliardi di premi, Generali detiene una quota di mercato di oltre il 20%, con una raccolta premi che nel 2022 si è attestata a 1,6 miliardi.

«Le nostre competenze sono sempre più richieste anche all’estero, per rafforzare la qualità dei servizi sanitari offerti sia al settore pubblico che privato, nelle economie emergenti e sviluppate» ha detto Kamel Ghribi, presidente di Gksd Investment Holding che controlla il gruppo San Donato. Generali entra così in forze nel settore della sanità privata in un Paese che sta faticando ad uscire dall’emergenza sanitaria scoppiata durante la pandemia: «La salute oggi -si sottolinea a Trieste- rappresenta la priorità dell’82% degli italiani ed è uno degli obiettivi fondamentali del Pnrr che prevede investimenti per 20 miliardi di euro entro il 2026, a supporto del Sistema sanitario nazionale». Il gruppo di Donnet alleandosi con il primo gruppo ospedaliero italiana guarda a un Paese che «oggi conta circa 4 milioni di cittadini non autosufficienti e 1,5 milioni di over 65 con gravi difficoltà nella cura della persona, la collaborazione tra pubblico-privato, l’attenzione al territorio e la svolta digitale si confermano ancor più fondamentali per il futuro del sistema sanitario» si legge in una nota. «Questa è una proposta rivolta non solo ai nostri clienti, ma a tutti i cittadini italiani a cui vogliamo offrire una risposta concreta al crescente bisogno di prevenzione», chiarisce Giancarlo Fancel, Country Manager e Ceo di Generali Italia.

Nelle smart clinic il Leone vuole offrire un servizio sanitario «in grado di coniugare la qualità clinica e diagnostica, la focalizzazione su prevenzione e benessere, l’applicazione di tecnologie avanzate. Un modello innovativo di accesso a un’offerta completa di prestazioni ambulatoriali, per garantire al cliente una copertura sanitaria a 360 gradi attraverso l’impiego della tecnologia, l’aggiornamento in real time di risultati e terapie e il rinnovo delle prescrizioni tramite accesso digitale».

Inoltre, grazie alla partnership con il San Donato, Generali Italia può offrire ai propri clienti «un accesso privilegiato alle prestazioni in termini di migliori tariffe che di esperienza, grazie a processi digitali integrati per semplificare le fasi di ricerca, prenotazione e presa in carico della prestazione».

Il gruppo triestino è già partito nel marzo scorso con una nuova unità organizzativa welfare e salute che raduna in unico polo i segmenti di business malattia e infortuni con una offerta integrata per la prevenzione e la protezione della salute di famiglie, lavoratori e imprese.

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