Addio Lussemburgo: Benedetti riporta in Italia il forziere che custodisce la controllante di Danieli

La Gestion J.P. Sca trasformata in società a responsabilità limitata. Tutti i soci della holding Sind, che detiene il 67,7% della quotata

Luigi Dell'Olio
Udine 29 Novembre 2017. Premiazioni Camera di Commercio. © Foto Petrussi
Udine 29 Novembre 2017. Premiazioni Camera di Commercio. © Foto Petrussi

BUTTRIO. Novità per la cassaforte di Danieli. Le famiglie Danieli e Benedetti, proprietarie del gruppo industriale di Buttrio, hanno deciso di rafforzare Sind International, la controllante con il 67,7% dell’azienda quotata a Piazza Affari. L’assemblea dei soci della holding ha mandato a riserva l’intero utile 2020-2021 (chiusura lo scorso 30 giugno), pari a 3,4 milioni di euro, somma che si confronta con i 4,1 milioni distribuiti l’anno precedente. Una scelta prudente, che potrà rivelarsi utile alla luce delle tante incertezze del quadro macroeconomico, dai prezzi elevati delle materie prime alla crisi in Ucraina, Paese nel quale l’azienda è presente.

Con questa decisione, il patrimonio netto (cioè i mezzi propri della società) sale a 140 milioni, a fronte di un attivo di 148,4 milioni. Quanto all’ultima voce, ben 120,3 milioni è il valore della partecipazione di Danieli, corrispondente a un valore di carico di 4,4 euro. Considerato che ieri il titolo ha chiuso la seduta a 19,38 euro (+1,89% su venerdì), la plusvalenza potenziale è intorno agli 880 milioni di euro.

Per il resto nel portafoglio della Sind ci sono investimenti finanziari minori, di cui grandi titoli di società internazionali per un valore di 5,7 milioni di euro e quote più contenute di obbligazioni. Secondo quanto riportato da Repubblica-Affari&Finanza, ci sono novità anche a livello di domiciliazione. La metà della Sind che fa capo al presidente di Danieli, Gianpietro Benedetti, fino a qualche mese fa era custodito dall’accomandita Gestion J.P.Sca basata in Lussemburgo, mentre oggi risulta in Italia, con la nuova denominazione Gestion J.P. Srl di cui Benedetti, che è amministratore unico, ha il 65%, mentre la figlia Camilla ne custodisce invece il 20% in piena proprietà e un altro 15% in nuda, con usufrutto alla madre.

L’altro 50% della Sind fa invece capo all’accomandita italiana Gestion Magma di Anna Mareschi Danieli e dei fratelli Giacomo e Michele, che ne sono accomandanti con il 33,3% a testa, mentre il residuale 0,1% fa capo alla società lussemburghese Marfi.

Intanto sempre ieri si è appreso che l’azienda friulana ha ricevuto un nuovo ordine da ArcelorMittal per progetto innovativo di rotaie temprate di testa (lunghe 120 metri, secondo i più moderni standard internazionali) in Polonia. Il progetto è co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma operativo Smart Growth 2014-2020. Tra i criteri di scelta, il fatto che Danieli punta su soluzioni a basso consumo di energia.

Intanto il Gruppo Danieli ha chiuso il primo semestre 2021/2022 al 31 dicembre con l’utile netto in forte progresso (+323%, a 59,7 milioni di euro) sul medesimo periodo del 2020/2021, che era stato fortemente penalizzato dai blocchi alle forniture della prima ondata di Covid. Mentre i ricavi sono cresciuti del 23% a 1,57 miliardi, con un portafoglio ordini sopra i 4 miliardi. Anche se la situazione dei prezzi energetici rende difficilmente replicabile il dato nel secondo semestre.

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